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In cantiere gli incentivi per produttori, distributori e logistica che recuperano il cibo

Ad anticipare l'ipotesi di sostegno in occasione della giornata nazionale contro gli sprechi alimentari il ministro all'Ambiente Andrea Orlando ospite di Radio 24

Roma- Prime soluzioni contro gli sprechi alimentari. E’in cantiere, con l’avvio il 5 febbraio del piano nazionale per la prevenzione degli sprechi, la possibilità di prevedere incentivi per produttori, distributori e logistica che recuperano cibo. Ad annunciare questa ipotesi è il ministro all’Ambiente Andrea Orlando ospite di Radio 24.

“Abbiamo deciso di approntare il piano, il Pinpas (piano nazionale per la prevenzione degli sprechi alimentari,ndr) per mettere insieme i soggetti – dice il ministro in occasione della giornata nazionale del 5 febbraio per la prevenzione degli sprechi alimentari- che stanno sul percorso nel quale si perde il cibo: produttori, distributori, chi opera nella logistica e i cittadini”.  “Spesso lo spreco- continua Orlando non è solo frutto del fatto che si compra troppo, ma anche conseguenza della cattiva capacità di conservazione degli alimenti, di una difficoltà a gestire logisticamente la distribuzione.

Il piano prevedrà una serie di misure di razionalizzazione, di innovazione tecnologica, di miglioramento delle modalità di conservazione per raggiungere il duplice obiettivo di riutilizzare ciò che rischia di essere buttato e contemporaneamente evitare un costo per la collettività perché bisogna sapere il mangiare che si butta via è un costo perché dev’essere smaltito e buttato in discarica”.
Alla domanda sul fatto che nonostante esista già una legge (la legge del buon samaritano del 2003, ndr) che consente di riutilizzare il cibo in scadenza, ancora oggi c’è uno spreco, secondo alcune stime di 80 miliardi di euro l’anno il ministro Orlando ha risposto che occorre coordinare meglio tutti gli sforzi e incentivare i comportamenti virtuosi. In particolare Orlando ha risposto che “l’azienda che appronta un piano di contrasto allo spreco alimentare, per esempio, avrà una condizione di privilegio nelle gare d’appalto per la gestione delle mense”. Al quesito se c’è un budget per questi incentivi, il ministro ha fatto presente che si “lavorerà per capire cosa serve, ma una cifra ancora non c’è. Ricordiamoci – ha che ci muoviamo in un piano generale di riduzione dei rifiuti che, questo si, ha degli stanziamenti da parte del governo. Quindi, una volta studiate le misure, ci saranno anche gli incentivi economici.”

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