Filiera Corta
Insalate in busta: crisi di vendita prosegue anche dopo lockdown
Confagricoltura fa sapere che il 30% delle famiglie ha ridotto i consumi di quarta gamma anche dopo la fase acuta della pandemia, e oltre il 10% di coloro che compravano il prodotto, lo ha abbandonato
Roma- Al momento non c'è alba per le insalate in busta e in generale per gli ortaggi di quarta gamma. La crisi, iniziata con il lockdown quando i consumatori, programmando la spesa per più giorni, avevano orientato i loro acquisti verso prodotti più conservabili, sembra non essere superata. Una situazione aggravata anche dal fatto che nel periodo di emergenza sanitaria c'è stata anche la chiusura dei pubblici esercizi ed è venuta meno anche la domanda del segmento Horeca. La situazione, che si auspicava temporanea, è oggi invece peggiorata.
Confagricoltura fa sapere che il 30% delle famiglie ha ridotto i consumi di quarta gamma anche dopo la fase acuta della pandemia, e oltre il 10% di coloro che compravano insalate in busta ha abbandonato il prodotto (fonte: Monitor Ortofrutta). Dopo la Fase Due, con alcune riaperture, le vendite sono rimaste comunque costantemente inferiori, intorno al 20%, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ancora condizionate dalla debolezza della domanda del canale Horeca. Il comparto - evidenzia Confagricoltura - vale oltre 1 miliardo di euro.
L’81% dei consumatori di ortaggi freschi compra verdure quarta gamma: insalate per il 74%; ortaggi pronti al consumo (carote baby, julienne etc) per il 18% e altri prodotti da cuocere per l’8%. Le verdure di IV gamma costituiscono il 16% del valore degli acquisti di ortaggi freschi delle famiglie italiane. (fonte: Ismea)