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L'agricoltura è il settore più penalizzato dai terremoti
L'agricoltura e' il settore piu' penalizzato nelle aree colpite dai terremoti, 20 milioni di euro i danni determinati dal sisma dell'Aquila, 2,4 miliardi quelli legati al terremoto dell'Emilia: A segnalarlo è una ricerca realizzata dal Censis per la Cia (Confederazione italiana agricoltori) sullo stato delle economie e delle agricolture nelle aree colpite dai terremoti dagli anni '80 a oggi, presentata alla Festa nazionale dell'agricoltura all'Aquila.
Negli ultimi trent'anni in Italia si e' perso il 18,8% della superficie agricola e nelle aree colpite da terremoti il fenomeno e' piu' accentuato. Le attivita' imprenditoriali nel settore sono diminuite del 78,8% nei comuni colpiti dal terremoto del Friuli (1976) e del 45,3% in quelli irpini (1980). Dopo il terremoto dell'Umbria e delle Marche (1997) le imprese sono diminuite nel decennio dell'8,5%. All'Aquila, area con agricoltura diffusa e poco strutturata, circa duemila imprese e 3.500 occupati, l'impulso economico generato dalle attivita' di ricostruzione ha spostato forza lavoro verso settori come l'edilizia. Nella Pianura padano emiliana, colpita dal sisma nel 2012, su una superficie agricola di quasi 220mila ettari operavano quasi 13mila imprese e 58mila occupati: a fronte di un valore aggiunto prodotto di 2 miliardi 372 milioni (l'8,4% di quello totale italiano), i danni arrecati dal sisma, diretti e indiretti, sono stati stimati in 2,4 mld.