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La pazza estate provoca mezzo miliardo di danni alle coltivazioni agricole
E' il bilancio tracciato da Coldiretti a seguito dei lunghi mesi di caldo e della siccità e in occasione dell’arrivo di Circe che con nubifragi e forti grandinate sta attraversando l’Italia
Roma- E' quantificato fino a questo momento in mezzo miliardo di danni alle coltivazioni agricole per effetto dei lunghi mesi di caldo e della siccità ma anche delle grandinate che a macchia di leopardo hanno distrutto le coltivazioni agricole. Il bilancio è stato tracciato dalla Coldiretti in occasione dell’arrivo di Circe che con nubifragi e forti grandinate sta attraversando l’Italia.
Se la mancanza di pioggia per mesi ha fatto appassire decine di migliaia di ettari di granoturco con un taglio dei reccolti anche di pomodori, bietole e girasoli, la grandine - sottolinea la Coldiretti - provoca danni irreversibili anche a coltivazioni particolarmente sensibili come frutta e verdura. Dalle pesche alle albicocche, dalle mele alle pere ma soprattutto l’uva in attesa di vendemmia sono molte - sottolinea la Coldiretti - le coltivazioni sferzate dal maltempo per le quali gli agricoltori rischiano di vedere sfumare il lavoro di un intero anno. Nelle zone interessate dal maltempo sono particolarmente concentrate le piante da frutta e sono state stese a protezione le reti antigrandine che tuttavia non ancora sufficientemente diffuse per impedire - continua la Coldiretti - il verificarsi di danni alle strutture e alle colture agricole.
L`andamento climatico di questi giorni conferma - sostiene la Coldiretti - l`anomalia di un 2012 segnato da neve, siccità, pioggia, caldo ed ora temporali e grandine che hanno messo a dura prova le campagne. Una situazione frutto dei cambiamenti climatici in atto che - conclude la Coldiretti - si manifestano in Italia con una maggiore frequenza con cui si verificano eventi estremi, sfasamenti stagionali e una modificazione della distribuzione delle piogge, il tutto nell’ambito di una tendenza al surriscaldamento