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La recessione guasta la festa all'industria alimentare
Certificato a giugno, su base annua, un balso produttivo del settore del 4 per cento. La performance è la migliore tra i diversi comparti monitorati. La notizia arriva nel giorno della diminuzione del Prodotto interno lordo
Roma- Soddisfazione magra per l’industria alimentare nel giorno della certificazione dello stato di recessione per l’Italia. Il settore a giugno mette a segno la migliore performance tra i diversi settori monitorati dall'Istat. Su base annua la produzione nel comparto dei prodotti per la tavola, inclusi bevande e tabacco, registra infatti un rialzo del 4%. La confortante notifica del risultato arriva però, come detto, con i dati negativi sul Pil (Prodotto interno lordo).
E se Coldiretti brinda all'effetto degli 80 euro in busta paga che si è fatto sentire sulla produzione alimentare trainando- sostiene l'organizzazione agricola- la crescita di tutti i beni di consumo (+3,5 % rispetto all’anno precedente), c'è chi, tra gli operatori, è molto preoccupato per l'andamento del Prodotto interno lordo diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente.
Nel secondo trimestre il Pil, espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2005, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è diminuito- spiega infatti Istat sulla base di dati preliminari- dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,3% nei confronti del secondo trimestre del 2013. Il calo congiunturale del Pil nel secondo trimestre e' il risultato- si spiega- di una diminuzione del valore aggiunto in tutti e tre i grandi comparti di attivita' economica, ovvero industria e servizi e agricoltura, quest'ultima- dice la Confederazione italiana agricoltori (Cia) l'unica a crescere con un aumento del 2,2% del valore aggiunto nei primi tre mesi dell'anno.
Per l'Italia e' dunque "triple dip". Il terzo tuffo nella recessione. L'economia torna in contrazione per la terza volta in 5 anni. Dopo quella del 2008-09, la breve ripresa del 2010, poi la recessione ininterotta fino al terzo trimestre del 2013 e nel quarto la ripresina(+0,1%).
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