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Latte, gli allevatori del Lazio danno l'ultimatum alla Regione
Gli allevatori del Lazio sono pronti a scendere in piazza davanti la sede della Regione Lazio. Per loro la misura è colma. Questo in sintesi il messaggio affidato all’ennesima lettera inviata al governatore del Lazio Nicola Zingaretti e all’assessore all’Agricoltura Sonia Ricci dal presidente e dal direttore di Coldiretti Lazio, David Granieri e Aldo Mattia.
La Regione Lazio – si legge in una nota - nonostante le ripetute sollecitazioni, ha continuato a non intervenire venendo meno al suo ruolo propulsore e di mediazione per risolvere la grave situazione che incombe sugli allevatori che producono latte vaccino. Non si tratta – si precisa nel dettaglio- di siglare un contratto di conferimento, né tanto meno di perfezionare un accordo interprofessionale ai sensi di una legge ormai abrogata ma di favorire il consolidamento di “una logica di leale collaborazione tra le parti che permetta la programmazione delle attività produttive”.
Se la Regione Lazio non si farà promotrice di un accordo quadro tra le parti (produttori e industrie di trasformazione) in grado di garantire un prezzo equo “alla stalla” che permetta di remunerare almeno i costi di produzione, la Coldiretti del Lazio è pronta a chiamare a raccolta, in tempi brevi, i propri allevatori in una maxi manifestazione di fronte al palazzo della Regione. “Purtroppo – commentano amaramente in modo laconico Saverio Vola, direttore di Coldiretti Latina, ed il presidente della stessa organizzazione Carlo Crocetti – non passa giorno in cui i nostri soci chiedono un intervento concreto, una risposta, uno spiraglio per una situazione che non si riesce da un lato a comprendere e dall’altro tantomeno a giustificare. L’assordante silenzio della Regione Lazio, infatti, in un momento davvero delicato per l’economia agricola provinciale e per l’intero settore zootecnico, non è comprensibile. Altrettanto – continuano i dirigenti della Coldiretti pontina – non si possono giustificare ribassi penalizzanti e mortificanti per gli allevatori per un prodotto che si continua a vendere e sempre con percentuali di crescita verificabili in ogni momento.
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