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Mozzarelle, formaggi e latte: il vero prodotto italiano è sempre più a rischio
Ogni giorno- denuncia Coldiretti, passano la frontiera 3,5 milioni di litri di latte sterile, ma anche concentrati, cagliate, semilavorati e polveri che saranno imbustati o trasformati industrialmente e venduti come made in Italy
Roma- Dalle frontiere italiane passano ogni giorno 3,5 milioni di litri di latte sterile, ma anche concentrati, cagliate, semilavorati e polveri per essere imbustati o trasformati industrialmente e diventare magicamente mozzarelle, formaggi o latte italiani, all'insaputa dei consumatori. A denunciarlo è Coldiretti in concomitanza con la protesta degli allevatori dell’organizzazione agricola che dopo aver passato la notte scorsa all’addiaccio si preparano a un'altra giornata di lotta e assedio della multinazionale francese Lactalis, proprietaria dei grandi marchi nazionali Parmalat, Galbani, Invernizzi e Locatelli. La “guerra del latte”, così denominata dagli organizzatori, rivendica in particolare il giusto prezzo alla stalla.
Relativamente ai prodotti e alla materia prima proveniente dall’estero l’organizzazione di Palazzo Rospigliosi specifica che nell’ultimo anno hanno addirittura superato il milione di quintali le cosiddette cagliate importate dall’estero, che ora rappresentano circa 10 milioni di quintali equivalenti di latte, pari al 10 per cento dell’intera produzione italiana. Si tratta di prelavorati industriali che vengono soprattutto dall’Est Europa che consentono di produrre mozzarelle e formaggi di bassa qualità.
Considerato- si chiarisce- che a fronte di una produzione nazionale di circa 110 milioni di quintali di latte sono circa 86 milioni di quintali le importazioni di latte equivalente dall’estero, c’è il rischio concreto che il latte straniero possa per la prima volta superare quello tricolore. E per ogni milione di quintali di latte importato in più - denuncia la Coldiretti - scompaiono 17mila mucche e 1.200 occupati in agricoltura.
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