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Nasce il Consorzio del Vermouth di Torino
Presentato a Vinitaly, tutelerà l’intera filiera del celebre aperitivo
Verona- Nasce il Consorzio del Vermouth di Torino, l’organo che valorizza, promuove e tutela la denominazione e i marchi ad esso collegati. Frutto di un’esigenza rilevata dall’Istituto del Vermouth - l’associazione che dall’aprile 2017 rappresenta la storica bevanda torinese in Italia e nel mondo - e da un’analisi condotta su realtà analoghe operanti anche in settori merceologi differenti, il Consorzio del Vermouth di Torino integra le azioni portate avanti dall’Istituto omonimo, riunisce al suo interno- spiega una nota- coltivatori e trasformatori di erbe officinali piemontesi, elaboratori e imbottigliatori, aziende proprietarie di marchi commerciali che gestiscono autonomamente la propria filiera. Ha, inoltre, lo scopo di promuovere e valorizzare la denominazione, tutelandone l’informazione al consumatore finale e fornendo assistenza tecnica e formazione professionale alle aziende e ai produttori.
Tra i principali compiti, anche l’attività di vigilanza per garantire la corretta applicazione della denominazione Indicazione Geografica ai prodotti consorziati. Ma non solo: tra gli obiettivi che si pone il Consorzio c’è anche la collaborazione con istituti e scuole per promuovere iniziative legate alla valorizzazione, all’educazione alimentare e al consumo corretto e responsabile del vermouth. È presieduto da Roberto Bava, già Presidente dell’Istituto del Vermouth di Torino, e dai vice Presidenti Pierstefano Berta e Marco Pellegrini.
Il percorso che ha condotto alla nascita dell’Istituto del Vermouth di Torino prima e alla costituzione del Consorzio del Vermouth di Torino dopo è durato circa vent’anni e ha trovato il suo compimento il 22 marzo 2017 quando, con il Decreto Ministeriale n. 1826, il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha accolto la richiesta della Regione Piemonte e ha riconosciuto l’indicazione geografica Vermouth di Torino / Vermut di Torino. Il Vermouth rappresenta, infatti, un bene collettivo per il Piemonte e per l’Italia: il vino liquoroso bianco o rosso nato all’ombra della Mole e conosciuto in tutto il mondo, vanta oltre tre secoli di storia e ha visto negli anni un’evoluzione delle tecniche di produzione, affiancate sempre dalle lavorazioni più tradizionali. Il consorzio è stato presentato a Vinitaly