Il progetto si propone di tracciare la via per una nuova rivoluzione del mondo vitivinicolo, riunendo tutti i protagonisti della filiera intorno alla consapevolezza che il ruolo del vino non può essere più solo quello edonistico legato al piacere della degustazione, ma seguirà sempre di più la via di un’autentica sostenibilità ambientale, della tutela del paesaggio e della crescita culturale e sociale dei territori del vino.
Il Manifesto Slow Food per il vino buono, pulito e giusto
La Slow Wine Coalition ha l’obiettivo di riunire gli attori della filiera del vino - dai produttori agli importatori e distributori, dagli enotecari ai ristoratori, dai sommelier ai comunicatori e giornalisti, sino agli appassionati - ispirati dall’idea di un vino buono, pulito e giusto per tutti. Si riconosce intorno al Manifesto Slow Food per il vino buono, pulito e giusto, un decalogo che fissa alcuni punti fermi sul mestiere del vignaiolo, sull’agronomia e sull’enologia, allargando il discorso anche ad altri ambiti quali la biodiversità, il valore del territorio e il rapporto con chi lavora in vigna e in cantina.