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Nuovo logo e nuova strategia per il Consorzio extravergine di qualità

Con una nuova identità visiva il Consorzio extravergine di qualità rafforza la sua immagine e la strategia a tutela della qualità dell'olio extravergine.
E' infatti stato presentato alla stampa e agli operatori di settore, nel corso della tavola rotonda “Qualità e immagine del Made in Italy: un presidio da difendere” organizzata presso la sede della Confagricoltura, il nuovo simbolo "Ceq", acronimo del Consorzio, è espressione e sintesi dei suoi contenuti e valori storici.
La fusione delle tre lettere in un unico segno, intende rappresentare - si legge in una nota -  da un lato il processo sempre più marcato di integrazione tra industria e frantoio all'interno del Consorzio.
Dall'altro, la «Q» di qualità in evidenza, che contiene anche visivamente al suo interno il Consorzio e il prodotto certificato (Ceq) vuole “marchiare”  - prosegue la nota - in modo più efficace le azioni del Consorzio per la diffusione e difesa della qualità.

Infine, uno sguardo al mercato estero: la pronuncia di "Ceq" che in inglese significa controllo, starà a sottolineare l'attività primaria e decennale del Consorzio a tutela della qualità.
Il nuovo claim, identificherà il prodotto italiano di eccellenza certificato dal Consorzio, deputato nel mercato mondiale a riposizionare le migliori produzioni italiane e nel mercato nazionale a costruire un ponte tra aziende agricole e grandi marche di questo paese, consentendo ai consumatori di acquistare in campagna, come nei punti vendita della distribuzione moderna o al ristorante un extra vergine ineccepibile.

"Testimoniare e promuovere la cultura olivicola di qualità rispettando regole severe di produzione” è l'obiettivo primario del Consorzio, ha detto il presidente Elia Fiorillo sottolineando che "il Made in Italy continua ad essere una carta vincente nel mondo. Ovunque facciamo promozione non c’è paese che non sia interessato ai nostri prodotti e alla nostra cucina, ma dovremmo inventarci un nuovo termine per comunicare o piuttosto riqualificare efficacemente la qualità e l'immagine del Made in italy ".
Qualità e italianità, due valori che il Consorzio ha già messo al centro della sua attività decennale di controlli e promozione, saranno, da oggi, un binomio inscindibile.

"I due elementi si influenzano reciprocamente, ha rilevato il direttore del Ceq Mauro Meloni, ed è per questo che non possiamo scendere a compromessi con la qualità per difendere l’origine. Un’origine certa è un fattore di distintività che si traduce in premium price solo quando trasmette valori oggettivi e universali". “L'etichettatura da sola non basta a difendere il Made in italy. Servono standard più alti di qualità, ha aggiunto Meloni. Oggi, anche con la nostra nuova identità visiva, l’Italianità diventa per il Consorzio un tratto fondante dell’identità, ancor più che una semplice denominazione geografica di riferimento".

A favore della strategia intrapresa dal consorzio il presidente della Confagricoltura Federico Vecchioni . "Il percorso avviato dal Consorzio è quello giusto. Confagricoltura sposa la logica del Consorzio di non chiudersi in un marchio dogmatico politico ma di mettere insieme produttori, trasformatori e commercio".
Un sostegno alle iniziative di promozione in India, Cina e Russia del Ceq è arrivato anche dal presidente dell'Ice Umberto Vattani. "L'Ice e' in prima linea nei mercati mondiali, attraverso i suoi uffici all'estero, per promuovere e tutelare gli olii italiani di alta qualità, ha detto intervenendo alla tavola rotonda. Intendiamo impegnarci con il Consorzio Ev per promuovere e tutelare al meglio l'olio extravergine di qualita' nei mercati esteri, in particolare all'Anuga di Colonia ad ottobre dove l'Italia sara' Paese Partner e negli Stati Uniti, in Giappone e in Cina per intensificare l'azione di promozione di sostegno al settore dell'olio".

in data:23/03/2011

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