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Olio, Gargano chiede un maggiore lavoro di squadra

“Bene la riduzione degli alchil esteri, il cui problema viene avviato a soluzione, ma questo rappresenta solo un pezzo del mosaico al quale manca ancora il tassello etichettatura, il pacchetto antifrodi commerciali e sanitarie, le norme antirabbocco che sono state prima annunciate poi ritirate, ecc. ecc. ”. Massimo Gargano, presidente di Unaprol, il consorzio olivicolo più rappresentativo in Europa, circa 300 mila imprese olivicole rappresentate, 76 organizzazioni territoriali e 600 filiere olivicole tracciate, torna sulla vicenda della trasparenza del settore ricordando che per raggiungere certi risultati in sede comunitaria ed intergovernativa “servono alleanze durature e un lungo lavoro di squadra dell’intero sistema Paese che trova nelle istituzioni, e in questo caso nella figura del ministro De Girolamo e dei suoi capi dipartimento e direttori generali un punto di riferimento autorevole”. Che proprio sul caso alchil esteri c’è stata una legge dello Stato approvata dall’intero Parlamento italiano, nella precedente legislatura, che ha fatto propria una proposta di legge di iniziativa popolare presentata da Coldiretti e Unaprol.

“Proprio a Coldiretti – ha aggiunto Gargano – va il principale ringraziamento per il lavoro svolto nell’interesse dei produttori e consumatori. Non serve - ha poi sottolineato - citare il punto di partenza ma quello di arrivo in porto di certi provvedimenti e il consenso che si riesce a costruire intorno a determinate proposte legislative supportando le istituzioni anche con azioni di stimolo. Se si vuole andare lontano occorre fare gioco di squadra e indossare la maglia della nazionale - ha poi concluso Gargano - sennò si finisce come certi fuoriclasse che non giocano per paura di sbagliare e guardano la partita dalla panchina per poi dire c’erò anch’io”.

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