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Olio: Inea e Symbola cercano il Prodotto Interno Qualità

Firmato dall'Istituto nazionale di economia agraria e dalla fondazione guidata da Ermete Realacci per qualificare il Pil del settore oleario

Roma - Grazie a una convenzione firmata tra Inea e la fondazione Symbola sarà possibile stimare le quote di qualità del settore oleico-oleario, individuare cosa caratterizza un olio di qualità, capire quanta parte dell’economia del settore oleico è riconducibile alla qualità e come può essere misurata e monetizzata

L’accordo, siglato da Tiziano Zigiotto, Presidente dell’Inea e Ermete Realacci, Presidente della Fondazione Symbola, consentirà di ricercare il Prodotto Interno Qualità (Piq) per il settore oleario sia valutando il peso della qualità come strumento di competitività e di differenziazione del prodotto sul mercato e sia individuando i punti di debolezza lungo la filiera, permettendo così di avviare azioni di qualificazione o attività di controllo specifiche per elevare gli standard di qualità. Questa attività rappresenta la prima applicazione settoriale del PIQ, lo strumento promosso da Fondazione Symbola e Unioncamere

Il Piq intende qualificare il Pil del settore olivicolo -oleario, estraendone la componente più pregiata della filiera con l’obiettivo di individuare importanti spazi di miglioramento.

"Nel corso del 2010 – ha dichiarato il Presidente dell’Inea Tiziano Zigiotto nell'esternare soddisfazione per l'intesa raggiunta – è stato avviato un filone specifico di ricerca, finanziato dal Dipartimento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari, per individuare le principali azioni in grado di migliorare l’efficienza del sistema dei controlli per il comparto agroalimentare. In questo contesto il settore oleario ricopre un ruolo particolarmente rilevante per l’importanza che il consumatore attribuisce alla qualità del prodotto e per i problemi di competitività sui mercati nazionali ed internazionali. E’ la prima volta, inoltre, che lo strumento del PIQ – ha concluso – verrà valutato per un comparto dell’agroalimentare italiano per individuare, lungo la filiera oleicolo-olearia, i fattori che conferiscono la qualità del nostro olio che gli viene riconosciuta in tutto il mondo".

"Per l’olio – ha invece sottolineato il Presidente di Symbola Ermete Realacci– è importante seguire la stessa strada che da anni è stata intrapresa con successo nel settore vinicolo. Puntare sulla qualità più che sulla quantità, sul legame con i territori e sulle eccellenze che questi custodiscono. E’ questa la via per essere più forti in Italia e nel mondo e per combattere anche la concorrenza sleale e le sofisticazioni che insidiano l’olio italiano. Con INEA condividiamo questo progetto comune e per questo pensiamo che riuscire a quantificare tutti quegli elementi materiali e immateriali che caratterizzano la qualità nella filiera produttiva dell’olio sia fondamentale, soprattutto nella crisi che stiamo attraversando, per difendere e far crescere uno dei prodotti più famosi del made in Italy"

in data:28/09/2011

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