Ti informiamo che, per migliorare la tua esperienza di navigazione questo sito utilizza dei cookie. In particolare il sito utilizza cookie tecnici e cookie di terze parti che consentono a queste ultime di accedere a dati personali raccolti durante la navigazione. Per maggiori informazioni consulta l’informativa estesa ai sensi dell’art. 13 del Codice della privacy. L'utente è consapevole che, proseguendo nella navigazione del sito web, accetta l'utilizzo dei cookie.

Home » Filiera Corta » Oltre diciotto milioni i followers del “chilometro zero”

Filiera Corta

Oltre diciotto milioni i followers del “chilometro zero”

A certificare i seguaci dei "local" è il Censis. Superano i 7 milioni gli italiani che frequentano assiduamente luoghi di vendita dei prodotti alimentari

Roma- Il “chilometro zero” sembra convincere gli italiani. La conferma arriva dal Censis. Il centro studi stima infatti che sono oltre 18 milioni quelli che regolarmente scelgono il cibo a “Km 0” e 25,3 milioni coloro che lo fanno di tanto in tanto. La Grande distribuzione (Gdo) è invece, nell’ambito di questa evoluzione, sempre di piu' il canale centrale di vendita dei prodotti tipici.

Buono anche il trend del biologico. La disponibilita' a spendere di piu' per prodotti bio- spiega il Censis - e' indicata in 29,2 milioni di italiani. "Una piu' spiccata propensione si rileva - viene segnalato - tra i laureati (il 71,3% a fronte del 58,9% del totale) e tra chi definisce il proprio livello socio-economico al 64%. L'attenzione al biologico e' confermata anche dai dati relativi ai prodotti biologici intermediati dalla Grande distribuzione organizzata, cresciuti in valore dai 375 milioni di euro dal 2008 a 720 milioni di euro nel 2014". Altro dato che emerge dalla ricerca del Censis e' che la qualita' passa per gli italiani per il 75,7% degli italiani per "un negozio di alimentari o un banco alimentare in un supermercato di riferimento al quale rivolgersi per avere prodotti di qualita', il 48,9% ha invece un'azienda agricola di riferimento per la qualita', il 34,2% un ristorante o una trattoria, il 26,4% una enoteca e il 19,4% un bar o un locale per aperitivi

Oltre la tavola familiare - ricorda il Censis - "il cibo innesca una relazionalita' sui territori che ha molti significati, a cominciare dal miglioramento della qualita' della vita. A partire dal binomio cibo-relazioni si registrano sperimentazioni innovative di format di offerta in cui gli italiani, ancora una volta, si mostrano pionieri". Un primo esempio e' la tendenza a recarsi in locali di intrattenimento in cui, oltre a mangiare, e' possibile svolgere piu' attivita', come fare acquisiti, ascoltare musica dal vivo, ballare o ascoltare una conferenza: sono regolarmente 7,4 milioni gli italiani che vi si ritrovano e 24 milioni di tanto in tanto. Sono oltre 7,2 milioni invece gli italiani che frequentano assiduamente (22,3 milioni di tanto in tanto) luoghi di "vendita dei prodotti alimentari,dove si mangia, o si partecipa a corsi di cucina e a workshop".

Dati di crescita che vengono confermati dall'export: nel 2013 la voce "prodotti alimentari e bevande vale 27,4 miliardi di euro: +26,9% rispetto al 2007. Alcuni prodotti tipicamente italiani registrano nell'export nel periodo 2007-2013 un successo ancora maggiore con il parmigiano che segna +42,3%, le paste alimentari +22,%, i pomodori, i preparati e i conservanti +27,4%.

in data:27/12/2014

Cerca

Multimedia

  • video

    Tg Agricoltura. Edizione 4 luglio

  • foto

    Binomio, a Roma arriva la cucina all day long nata in Catalogna

  • video

    Tg Agricoltura. Edizione 27 giugno