Filiera Corta
Ortofrutta, la spesa cresce a piccoli passi
Il 2011- secondo l'Osservatorio di Macfrut- ha segnato una leggera contrazione del monte degli acquisti e un piccolo incremento della spesa totale pari al +0,21%:da 13 miliardi e 376,6 del 2010 ai 13 miliardi e 405,6 milioni di euro dello scorso anno
Roma - Le famiglie italiane nel 2011 hanno acquistato 8,3 milioni di tonnellate di frutta e verdura fresche e surgelate per una spesa di 13,4 miliardi di Euro. E’ la sintesi dei dati annuali dell’Osservatorio dei Consumi ortofrutticoli delle famiglie italiane di Macfrut (curato da GFK-Eurisko).
L’Osservatorio segnala in particolare che rispetto al 2010, il 2011 ha segnato una leggera contrazione del monte degli acquisti, ovvero da 8.481.373 ton. a 8.395.973 ton., con un -1% e un piccolo incremento della spesa totale pari al +0,21% (da 13 miliardi e 376,6 a 13 miliardi e 405,6 milioni di Euro).
I dati da interpretare sono un buon incremento delle famiglie acquirenti (+1,6% consentendo di raggiungere il 99,9% del totale nuclei familiari) e il calo del -2,6% dei quantitativi comperati da ogni famiglia (346,70 kg nel 2011 contro 355,99 kg/famiglia nel 2010), che porta ad un ribasso del -1,13 della spesa: ogni nucleo familiare ha speso nell’anno 2011 582,43 Euro per frutta, verdura e ortaggi surgelati a differenza dei 588,11 sborsati nel corso del 2011.
I Dati dell’Osservatorio dei consumi mettono inoltre che la mela, con 825.000 tonnellate rimane al primo posto come frutta regina delle tavole italiane, insidiata dall’arancia che si “ferma” a 605.000 ton. acquistate seguita dalla banana (450.000 ton.).
Con 722.000 tonnellate, la patata (compresa la novella), è stata la verdura preferita nella borsa della spesa dei nuclei familiari italiani nel 2011, seguita dal “classico” pomodoro (575.000 ton.).
Molto rilevante, per produttori ed operatori della filiera ortofrutticola, è il monitoraggio che l’Osservatorio di Macfrut compie sui canali di acquisto.
Frutta fresca – L’acquisto di frutta delle famiglie italiane nel 2011 è avvenuto per il 51,4% in iper e supermercati (2010: 51,1%) e per il 6,3% in discount (6,2% nel 2010). Per la prima volta da qualche anno c’è un leggero incremento per fruttivendoli e negozi specializzati: dal 19,8% di quota valore del 2010 si è passati al 19,9% del 2011, mentre proseguono il lento calo ambulanti e mercati, che dal 21,7% del 2010 passano al 21,2% del 2011. Leggero rialzo per le percentuali delle altre forme (cash & carry, spacci aziendali, porta a porta, regalo, ecc), attestate sullo 1,2% (2010: 1,1%).
Verdura fresca – Anche per l’acquisto di verdura oltre la metà delle famiglie italiane nel 2011 si è rivolta alla Distribuzione Moderna: iper e super 51,8% (2010: 51,5%) e discount 8,1% (2010: 8,0%). La spesa fatta da ambulanti e mercati cala al 22,0% dal 22,7% del 2010, a differenza del fruttivendolo che con il 17,1% del 2011 recupera sul 17% secco del 2010. Leggero incremento anche per le altre forme di acquisto (cash & carry, spacci aziendali, porta a porta, regalo, ecc), che passano dallo 0,8% del 2010 all’ 1% del 2011.
Ortaggi surgelati – In questo comparto ha sempre avuto grosse quote la Distribuzione moderna che, per la prima volta, rallenta la sua crescita e a fronte del 77,1% sul totale della spesa di surgelati realizzato nel 2010, nel 2011 scende con iper e supermercati al 76,8%. Anche il discount ha una piccola flessione: dal 12,6% del 2010 al 12,4% del 2011. Crescono il fruttivendolo, raggiungendo quota 4,1% (2010: 3,8%), l’ambulante / mercato rionale da 0,1 a 0,2% e le altre fonti (dal 6,4% del 2010 al 6,5% del 2011).