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Palazzo Chigi mantiene la parola. Abolita l'Imu sui terreni agricoli e fabbricati rurali
Con le abrogazioni e le riduzioni ottenute per il 2013 è previsto un risparmio fiscale complessivo per il settore pari a 537 milioni
Roma- Palazzo Chigi ha mantenuto la parola. La seconda rata dell’Imu sui terreni agricoli e fabbricati rurali non dovrà essere pagata. Le abrogazioni e le riduzioni ottenute per il 2013 dal Ministro de Girolamo hanno consentito- si legge in una nota di non far pagare al settore 64 milioni sui fabbricati rurali, 315 milioni sui terreni di proprietà degli imprenditori agricoli professionali e 158 milioni sui terreni di proprietà dei non agricoltori, per un risparmio fiscale complessivo per il settore pari a 537 milioni.
“Ho lottato- ha detto la responsabile del dicastero di Via XX Settembre - perché fosse riconosciuta la necessità di tutela ad un comparto fondamentale della nostra economia, che rappresenta il motore del Made in Italy agroalimentare che vale in tutto il suo complesso il 17% del Pil. Mi scuso con il Presidente Letta ed il Ministro Saccomanni se ho usato a volte toni in po' duri, ma l'ho fatto perché credevo in questa battaglia e perché il settore lo merita. Abbiamo dato un segnale importante all'agroalimentare. Ha vinto l’agricoltura italiana".
“Lo avevamo promesso e abbiamo mantenuto la parola data: la seconda rata Imu non verrà pagata per i fabbricati rurali e per i terreni agricoli degli imprenditori agricoli professionali. Allo stesso tempo- ha incalzato - abbiamo dimezzato l’onere dell’Imu per i terreni agricoli posseduti da ‘non agricoltori’. Lo dovevamo - ha detto ancora - a tutti gli agricoltori italiani, che lo scorso anno avevano subito questa tassa, ingiusta due volte, perché colpisce un bene produttivo come la terra. Le aziende agricole che hanno pagato nel 2012 possono stare così tranquille e utilizzare per gli investimenti i 537 milioni di euro di risparmio fiscale che siamo riusciti ad ottenere per il settore con i provvedimenti di eliminazione dell’Imu. Ho chiesto poi - ha concluso - di prevedere una riforma strutturale sulla tassazione per gli immobili agricoli che verrà trattata in sede di conversione della legge di stabilità alla Camera. Abbiamo previsto anche di ripristinare, per le società agricole, il diritto di optare per la tassazione in base al reddito catastale dei terreni, perché l’abrogazione di questa misura da parte del Governo Monti è illogica e contraddice l’ordinamento comunitario. Su queste misure il mio Ministero ha già reperito, attraverso tagli e risparmi, 108 milioni di euro, che sono certa potranno essere incrementati attraverso la collaborazione di tutte le forze politiche che hanno a cuore il destino di questo comparto, nel lavoro alla Camera”.