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Parmalat: Intesa Sanpaolo ritira la lista per il rinnovo del Cda

Intesa Sanpaolo si ritira dalla partita su Parmalat. Il gruppo ha infatti ritirato la propria lista depositata lo scorso 18 marzo per il rinnovo del consiglio di amministrazione e che era guidata dall'attuale a.d. Enrico Bondi. L'istituto di Ca dè Sass, azionista dell'azienda di Collecchio con il 2,1% - si legge in una nota - ha fatto un passo indietro "in ragione dell'Opa promossa dal gruppo francese Lactalis", che già ha in mano il 29% del capitale di Parmalat.

Oggi scadeva il termine entro cui si poteva ritirare, modificare o aggiungere nuove liste per il rinnovo del board, all'ordine del giorno dell'assemblea fissata, in prima convocazione, per il prossimo 25 giugno. La lista presentava i seguenti candidati: Enrico Bondi, Rosalba Casiraghi, Luigi Gubitosi, Massimo Confortini, Roberto Meneguzzo, Annamaria Artoni, Patrizia Grieco, Giuseppe Recchi, Elio Catania, Carlo Secchi e Patrick Sauvageot. Finisce così dopo oltre sette anni l’era Bondi, che aveva risanato l’azienda dopo il crack. Il manager aretino era stato nominato commissario straordinario nel dicembre 2003. Bondi, che rischiava di sedere come consigliere di minoranza in un cda targato-francese, lascia in dote un tesoretto di circa 1,4 miliardi di euro. Operativamente Lactalis, che ha già in mano il 29% delle azioni Parmalat, all'assemblea di giugno potrà nominare ben 9 consiglieri su 12. Gli altri tre posti saranno distribuiti tra le liste di minoranza. L'elenco dei francesi è così composto: Antonio Sala (numero uno del gruppo in Italia), Marco Reboa, Francesco Gatti, Franco Tatò, Daniel Jaouen, Marco Jesi, Olivier Savary, Riccardo Zingales e Ferdinando Grimaldi Gualtieri. La lista di Assogestioni presenta Gaetano Mele (ad di Lavazza), Nigel William Cooper e Paolo Dal Pino. Non risulta essere stata ritirata la lista dei tre fondi esteri (Mackenzie-Skagen-Zenit), che avevano ceduto le loro quote a Lactalis, e che vede ai primi due posti Rainer Masera e Massimo Rossi.

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