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Private label, una crescita inarrestabile
Sulla base di elaborazione Fedagri-Confcooperative su dati Symphony Iri Group la marca privata è cresciuta del 42% in sette anni
Roma - Crescono in tutti i settori in Italia le marche private. Il settore ha infatti aumentato – si legge in una nota di Fedagri Confcooperative- la propria quota di mercato passando negli ultimi 7 anni dal 12,6% al 17,9% delle vendite complessive in Gdo. A trainare questa crescita – si specifica - hanno inciso maggiormente i prodotti appartenenti alla categoria del freddo (che rappresentano il 26,4% del paniere), i prodotti freschi (22,4%) e la drogheria alimentare (15,6%). Crescono anche i prodotti della categoria bevande la cui quota di mercato è salita dal 7,8% del 2009 ad una quota del 8,7% riferita ai primi otto mesi del 2012.
Buono anche il trend nei primi 8 mesi del 2012. Le marche private hanno fatto registrare incrementi nelle vendite in tutti i settori, fatta eccezione per quello dell’ortofrutta. A fronte di un incremento complessivo delle vendite nell’ordine del +1,7%, le vendite in valore dei prodotti a marca privata hanno segnato un +6%, rispetto all’incremento molto più contenuto dei prodotti a marca industriale (+0,7%). Il loro posizionamento cresce in tutte le fasce di prezzo (dal primo prezzo ai prodotti mainstream ai prodotti premium).
Relativamente al prodotto vino, la Gdo si conferma uno dei canali privilegiati per le vendite in Italia, con un giro di affari di 1,5 miliardi di euro, pari a circa 597 milioni di bottiglie e 568 milioni di litri venduti nell’ultimo anno, ad un prezzo medio di 2,63 euro/litro, in crescita del +3,5% rispetto all’anno precedente (confronto agosto 2012/agosto 2011).
Dalle ultime rilevazioni disponibili (agosto 2012), i vini a marca privata hanno raggiunto una quota pari all’8,3% delle vendite di vino in valore, con una crescita del +6% rispetto al 2011 (7,8%).