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Quote latte, indagine a tutto campo
Prosegue senza sosta l’inchiesta su presunte tangenti per “sostegni politico-istituzionali” alla causa degli allevatori che negli anni non hanno pagato le multe dell'Ue. Ascoltato Ambrosio, l'ex capo di Gabinetto del ministero agricolo
Roma – La Procura continua senza sosta a scavare sulle quote latte. Al centro dell’inchiesta milanese ipotetiche tangenti per sostegni politico-istituzionali alla causa degli allevatori che negli anni non hanno pagato le multe dell'Ue. In queste ultime settimane e ore sono infatti continuate a buon ritmo le audizioni di testimoni. Ultimo in ordine di tempo, da quanto si apprende, Giuseppe Ambrosio, l'ex capo di Gabinetto del Ministero delle Politiche Agricole, quando era guidato prima da Luca Zaia e poi da Giancarlo Galan, sotto il Governo Berlusconi.
Finora sono stati ascoltati diverse persone tra le quali l’ex ministro e ora Governatore del Veneto Zaia e Gianna Gancia, presidente della Provincia di Cuneo e compagna dell'ex ministro leghista Roberto Calderoli. Nei prossimi giorni, secondo indiscrezioni, gli inquirenti potrebbero ascoltare anche lo stesso Calderoli. I verbali comunque sono tutti secretati.
L’inchiesta è stata aperta per i reati di corruzione e bancarotta ed è gestita dalla Guardia di finanza milanese e dal pm Maurizio Ascione. Tra le persone convocate anche Marco Paolo Mantile, che era vice comandante del Comando Carabinieri politiche agricole e alimentari quando il dicastero agricolo di Via XX settembre era guidato da Zaia. In particolare l'inchiesta, sempre secondo fonti non ufficiali, sarebbe concentrata sull'attivita' di diversi funzionari pubblici e esponenti politici, in particolare della Lega Nord, e sugli appoggi che potrebbero essere stati forniti agli allevatori al fine di dilazionare i versamenti delle sanzioni sulle quote latte che i produttori dovevano pagare.
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