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Ristorazione 2018: oltre il 30 per cento il consumo fuori casa. Cresce il food delivery

E’ quanto emerge dal Rapporto della Fipe - Federazione Italiana Pubblici Esercizi. Il valore aggiunto è di 43,2 miliardi di euro

Roma-  Si sono attestati sul 36% i consumi alimentari fuoricasa con un valore aggiunto di 43,2 miliardi di euro. E’ quanto emerge dal Rapporto Ristorazione della Fipe - Federazione Italiana Pubblici Esercizi 2018. Le elaborazioni in particolare mettono in evidenza che resta elevato il turnover imprenditoriale: nel 2017 hanno cessato l’attività oltre 25.780 imprese contro le oltre 26.770 le imprese cessate nel 2015.  Sono invece oltre 333.640 imprese in attività ad oggi. Restano positivi i dati sulle prospettive occupazionali offerte dal settore: sono infatti oltre 1.252.260 gli occupati, di cui 864.062 dipendenti e 388.202 lavoratori indipendenti.

Sale l’utilizzo di piattaforme di food delivery: nell’ultimo anno il 30,2% degli italiani ha avuto occasione di ordinare online il pranzo o la cena da piattaforme web.  Tra i motivi che spingono le persone a muoversi in questa direzione c’è la poca voglia di uscire o cucinare, rispettivamente nel 37,1% e nel 31,5% dei casi; sul podio anche la mancanza di prodotti in casa, nel 35,6% dei casi. I cibi più ordinati nel 2018 sono stati i Poke Bowl, ciotole di pesce crudo che hanno rappresentato la tendenza di consumo più importante nel 2018. Ma rimangono in cima alla classifica delle ordinazioni anche gli hamburger con patatine, la pizza, il sushi e i ravioli asiatici. Per il nuovo anno si prevedono nuove tendenze: il veg meat, beyond burger, la cucina birmana e filippina, la curcuma e il gomasio, ma anche semi di canapa e poi frutta: nello specifico cocco e dragon fruit.

Dal punto di vista economico il food delivery registra un fatturato di 350 milioni di euro nel 2018, in aumento del 69% rispetto al 2017 com previsioni di ulteriore crescita nel 2019 secondo Deliveroo

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in data:29/01/2019

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  • Food delivery, fatturato a 350 milioni di euro nel 2018, + 69%

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