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Sale il numero degli indigenti in Italia
La distribuzione degli alimenti finanziati dall'Unione europea passa da 2,76 milioni del 2010 ai 3,38 del 2011
Roma - Dal 2010 al 2011 è cresciuto da 2.763.379 a 3.380.220 il numero delle persone indigenti “assistite” in Italia in base a quanto previsto dalla Politica Agricola Comunitaria, settore che la UE finanzia fin dal 1987 con la distribuzione di prodotti alimentari destinati alla popolazione in difficoltà. In Italia il piano di distribuzione viene attuato attraverso l’Organismo Pagatore di Agea, Agenzia per le erogazioni in agricoltura, che ha stilato un consuntivo delle attività realizzate a tutto il 22 luglio scorso, le quali si realizzano sul territorio attraverso sette Organizzazioni Caritative formalmente riconosciute e iscritte nel relativo Albo: Croce Rossa Italia, Caritas Italiana, Fondazione Banco Alimentare, Associazione Banco Alimentare Roma, Ass. sempre insieme per la pace, Banco delle opere di Carità e Comunità di Sant’Egidio.
La scelta degli alimenti da inserire nel paniere da distribuire attraverso le Organizzazioni Caritative è stabilita dal Ministero Politiche Agricole, Alimentari e Forestali su proposta tecnica di Agea.
Dal resoconto emerge che il numero degli indigenti assistiti nel 2011 è cresciuto di 616.841 persone. Al Nord i maggiori incrementi in numero assoluto si sono registrati in Lombardia, dove si è passati da 261.063 del 2010 ai 302.340 assistiti di quest’anno e in Emilia Romagna dove la crescita è stata da 163.029 a 194.112. Al Centro i maggiori incrementi sono avvenuti in Toscana da
120.905 a 192.086 e nel Lazio da 326.938 a 365.957. Al Sud la Campania ha segnato una crescita da 509.928 a 666.065 (che è anche il maggior incremento in termini assoluti dell’intero Paese), mentre nell’Italia insulare si registra il record della Sicilia passata da 408.517 a 529.292 persone assistite. L’unica regione dove si è registrata una diminuzione è la Valle d’Aosta passata dai 450 assistiti del 2010 ai 440 del 2011.
Tale andamento significativamente in crescita è riconducibile a due diverse spiegazioni: un effettivo incremento del numero degli indigenti, ma in parte anche la maggiore penetrazione del “servizio di assistenza” delle Organizzazioni Caritative sul territorio.
Complessivamente nel 2011 le 7 Organizzazioni Caritative inserite nell’Albo Agea risultano articolate in ben 252 Enti Caritativi Capofila (dotati di strutture frigorifere e distribuiti a livello regionale e provinciale), nonché in 14.497 strutture periferiche (mense e centri di distribuzione) diffuse capillarmente sul territorio nazionale.
Nel corso del 2011 è stato effettuato un numero complessivo di interventi alimentari pari a
132.300.119 unità: per intervento alimentare si intende sia la distribuzione di un pasto tramite mensa che la distribuzione di un pacco alimentare. In particolare la distribuzione di pacchi di alimenti risponde alle aspettative dei “nuovi poveri” (pensionati, disoccupati recenti, famiglie con figli piccoli) che prediligono questa soluzione ai pasti distribuiti attraverso mensa.
Agea ha potuto distribuire alle Organizzazioni Caritative gli alimenti necessari a realizzare questa ingente mole di interventi perché il Reg. CE n. 945/2010 del 21 ottobre 2010 ha assegnato all’Italia
467.683 tonnellate di cereali in ammasso (orzo) detenute in Germania e 28.281 tonnellate di latte in polvere scremato in ammasso presenti sempre in Germania. Successivamente sono state aggiunte
12.856 tonnellate di orzo detenute in Finlandia. Queste derrate in ammasso, attraverso apposite gare
bandite da Agea, sono state barattate con alimenti che nella loro composizione dovevano includere materie prime appartenenti alla stessa categoria merceologica di quelle offerte in contropartita.
Dal 13 gennaio al 22 luglio 2011 sono state effettuate 23 gare, di cui 19 hanno dato seguito all’aggiudicazione, che hanno portato ad assegnare alle Organizzazioni Caritative questi prodotti: biscotti, biscotti per l’infanzia, farina, pasta, riso, crema di riso, preparati per risotto con verdure, crackers, fette biscottate, confetture, olio di semi di mais, latte Uht, burro, Pecorino romano, formaggio Asiago, formaggio Montasio, Pecorino toscano, Provolone Valpadana, formaggi tipo Grana e altri.
Agea ha provveduto anche a effettuare i controlli sulle fasi di produzione, confezionamento e distribuzione degli alimenti, attraverso le controllate Sin Comag e Agecontrol Spa. Quest’ultima società, attraverso i propri ispettori, effettua anche i controlli presso gli Enti Caritativi e le loro strutture periferiche: nel solo trimestre aprile-giugno 2011 sono state effettuate verifiche su 94 Enti Caritativi Capofila e 390 strutture periferiche.