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Filiera Corta

Spreco di cibo, cresce il sentimento della consapevolezza all'acquisto

Secondo l'Osservatorio Waste Watcher promosso da Last Minute Market è cresciuta di sette punti percentuali l'attenzione familiare alla spesa alimentare

Roma- E’ salita al 52%. la quota di italiani che fanno attenzione a non sprecare cibo. A rilevarlo è l'Osservatorio sugli sprechi alimentari delle famiglie italiane Waste Watcher promosso da Last Minute Market, Swg e dipartimento di Scienze e tecnologie agroalimentari dell'Universita' di Bologna. Le ultime analisi effettuate nel 2013, riportate nel rapporto Waste Watcher 2013, registravano che il 45% degli italiani aveva sensibilmente diminuito lo spreco del cibo acquistato e poi sprecato rispetto al 2012, oggi il dato e' salito appunto al 52%.

"Sette punti percentuali che testimoniano una maggiore attenzione nella politica familiare nella spesa alimentare. Evidentemente, l'obiettivo che gli italiani si danno nel 2014 e' di 'contingentare' il costo dello spreco domestico, che nel 2013 ammontava a ben 8,7 miliardi di euro: una cifra vertiginosa, risultato di 213 grammi in media di cibo gettato ogni settimana - perche' considerato non piu' edibile - al costo di 7,06 euro a famiglia sempre con riferimento settimanale", commenta Andrea Segre', presidente di Last Minute Market. "Ma c'e' di piu' - continua Segre' - a parita' di preoccupazione sul tema spreco (78%) gli italiani hanno smesso di irrigidirsi davanti alla data di scadenza dei prodotti. Oggi il 63% degli intervistati dichiara che, quando il cibo e' scaduto, controlla se effettivamente e' andato a male oppure e' ancora buono, e cerca comunque di riutilizzarlo. Il raffronto con il dato dell'anno scorso (55%) denota un'attenzione e una concentrazione decisamente superiore da parte degli italiani nell'evitare anche i piu' piccoli sprechi".

Una maggiore attenzione a non sprecare cibo, dunque, che ha una diretta influenza sulle abitudini di acquisto: mai o raramente gli italiani acquistano prodotti che non piacciono e sono quindi a rischio spreco (70%), comprano confezioni troppo grandi (64%), comprano cibo che va a male (63%) o fa la muffa (62%), esagerano nel fare la spesa (59%) o cucinano troppo cibo (58%).

"Proprio l'accresciuta sensibilita' degli italiani sul tema e nei comportamenti di acquisto quotidiano saranno alla base del confronto che vogliamo avviare in occasione della Giornata Nazionale contro lo spreco alimentare, il 5 febbraio" - aggiunge il presidente di Last Minute Market Andrea Segre', che e' anche coordinatore della Task Force Modelli per la riduzione dello spreco alimentare del ministero dell'Ambiente. "In quella data si riunira' a Roma la Consulta incaricata di elaborare Pinpas, il Piano nazionale di prevenzione dello spreco alimentare di cui per la prima volta l'Italia si dota, per iniziativa del Ministro dell'Ambiente Andrea Orlando". "Il Piano sara' il portato di un'elaborazione congiunta da svilupparsi in una vera e propria Consulta composta da enti, associazioni, organizzazioni e imprese e coordinata da un Task Force appositamente nominata dal ministro Orlando. Tutti gli attori della filiera e le organizzazioni attive nella lotta agli sprechi alimentari che vorranno dare il proprio contributo - conclude - saranno chiamati a esprimere indicazioni e buone pratiche per ridurre gli sprechi di cibo e la produzione di rifiuti. Il 5 febbraio 2014 diventera' dunque la convocazione degli Stati generali della prevenzione dello spreco alimentare in Italia".

in data:16/01/2014

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