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Food Mania

Street food: ad aggiudicarne il successo è il "metro eater"

Le ricette, spesso povere, della tradizione italiana stanno tornando in auge grazie a individui dinamici che non amano la sedentarietà, attenti agli aspetti salutari e all'origine delle materie prime (67%), attivi sui social network

Roma- Dalla farinata ligure, al lampredotto fiorentino per arrivare alla piadina romagnola e allo sfincione siciliano. Le ricette, spesso povere, della tradizione italiana stanno tornando in auge grazie allo street food che è sempre più di tendenza. ad aggiudicarne il successo è il "metro eater", ovvero il cliente tipo. Vita frenetica, poco tempo a disposizione, il metro eater mangia tra un impegno e l'altro e ha due priorità: velocità e qualità, elementi che riassumono la nuova tendenza del ''mobile eating'', analizzata da Bibite Sanpellegrino attraverso un'analisi che ha avuto come obiettivo quello di capire come si stanno trasformando i luoghi e le modalità di consumo del cibo nella società contemporanea. Secondo 8 esperti su 10 la ragione principale del successo dello street food risiede nel fatto che oggi le persone danno prioritaria importanza alla qualità rispetto alla quantità (81%), e ricercano con maggiore frequenza le ricette tradizionali anche reinterpretate in chiave moderna o da chef rinomati (72%), realizzate con ingredienti di qualità (59%). Tutte caratteristiche offerte dalle sempre più numerose api adibite a food-truck che puntano proprio su questa tipologia di cibo, il metro food.

Icona di questo fenomeno sono le api itineranti (85%), di cui gli italiani vanno in cerca per acquistare cibo gourmet da gustare tra un impegno e l'altro. Ma chi sono questi metro eater? Secondo gli esperti interpellati si tratta di individui dinamici che non amano la sedentarietà (74%), molto attenti agli aspetti salutari legati all'alimentazione (68%) e all'origine delle materie prime (67%), attivi sui social network (64%) dove amano condividere le foto (58%) del loro metro food preferito. Ma anche a livello internazionale sono numerosi i casi che testimoniano questa tendenza: a New York ad esempio gli chef del Rouge Tomate, un rinomato ristorante dell'Upper East Side premiato con una stella Michelin, sono ''scesi in strada'' creando uno street menu stellato per il ''Rouge Tomate Cart in the Park'', posizionato all'ingresso dello zoo di Central Park. Anche a Reykjavik in Islanda, il metro food non ha rivali: la guida Michelin infatti segnala i Bæjarins Beztu Pylsur, gli hot dog apprezzati anche da Bill Clinton e Anthony Bourdain.

in data:09/08/2015

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