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Torino: in programma la vendita primaverile di vini rari e pregiati organizzata da Aste Bolaffi
Si tiene il 25 e il 26 maggio a Torino la vendita primaverile di vini rari e pregiati organizzata da Aste Bolaffi in collaborazione con Slow Food Editore. Il catalogo, composto da 862 lotti per una base complessiva di 575.000 euro, spazia dall’intero panorama enologico italiano a quello francese, unendo ai produttori più blasonati interessanti cantine di riferimento per gli intenditori. Biodiversità, nomi prestigiosi e annate importanti sono le caratteristiche della selezione dei 456 vini che, già dall’apertura, conferma- si legge in una nota- l’alto livello delle etichette proposte. Quasi ogni regione italiana o grande denominazione è rappresentata, a partire dal Piemonte con un bell’assortimento di Barbaresco Gaja dal 1962 al 2001, Barolo Monfortino Giacomo Conterno dal 1934 al 2008, Barolo dal 1958 al 1981 della cantina Mascarello, e vari Barolo di Vietti dal 1986 al 2009. Dal Veneto, Amarone di Quintarelli e di Dal Forno, anche in formati particolari. Dalla Toscana molte bottiglie importanti, tra cui il Masseto, oltre a un’ampia proposta di Sassicaia, inclusa una bottiglia del 1985, etichetta che ogni appassionato di vino vorrebbe nella propria collezione (base 700 euro). Per quanto riguarda i vini francesi, nella selezione dei Bordeaux si trova uno dei lotti più importanti della vendita, costituito da 12 bottiglie di Château Lafite Rothschild 2010 (base 6mila euro). Tra i Bourgogne, una verticale di otto Chevalier Montrachet Grand Cru, DomaiLne Leflaive dal 1996 al 2010 (base 2.500 euro) e una selezione del celebre Domaine de la Romanée Conti 1990 (base 15mila euro).
A partire dal lotto 457, i vini, tutti provenienti da un’unica, eccezionale, cantina emiliana, rappresentano altrettante tappe di un tour attraverso i Grands Crus e Premiers Crus di Borgogna, un po’ di Côte du Rhone e alcuni italiani, con Bruno Giacosa a fare da padrone. Presenti il Domaine Georges Comte de Vogué con, tra gli altri lotti, tre bottiglie di Musigny Blanc Grand Cru 1990 (base 3mila euro), Dugat-Py con 10 Chambertin 2007 (base 5mila euro) e la maison Dominique Laurent con sei magnum di Bonnes Mares Grande Cuvée Vieilles Vignes Grand Cru 2009 (base 1500 euro). Tra i Bordeaux, il top lot della vendita: sei magnum di Château Le Pin 1989 (base 12mila euro), cui si affiancano quattro Château Cheval Blanc 2006 (base 2mila euro) e tre Petrus 1989 (base 3mila euro). Infine, una selezione di Domaine Leroy 1999 (12 bottiglie, base 3.900 euro). Chiude la vendita un prestigioso insieme di whisky e distillati, tra cui spiccano un raro imbottigliamento di St James 1885 (base 8.400 euro) e due bottiglie di The Macallan 1940 (base 5.500 euro ciascuno).