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Toscana, Campania e Lazio le regioni del gusto
Assegnate le "bandiere del gusto" Coldiretti. Molte le nuove specialità tradizionali entrate nella mappa regionale della penisola per un totale di 4886 prelibatezze
Roma- Nessuna sorpresa nell’assegnazione del “bandiere del gusto”. La classifica regionale parla ancora toscano, l’area geografica rimane saldamente al comando anche se perde due specialità per un totale di 461 prodotti. Insegue la Campania che cresce di 28 eccellenze e il Lazio (+7). Il totale italiano delle prelibatezze tradizionali ammonta a 4886. 73 in tutto i prodotti - sottolinea la Coldiretti - che si sono aggiunti rispetto allo scorso anno e che sono andati ad incrementare sul territorio nazionale il patrimonio di specialità che sono ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni secondo la quindicesima revisione del censimento dei prodotti agroalimentari tradizionali delle regioni. Il podio vede dunque la Toscana (461), la Campania (457) e il Lazio (393). A seguire si posizionano, l’Emilia-Romagna che con 378 prodotti ha scavalcato il Veneto (375), davanti al Piemonte con 336 specialità e alla Liguria che può contare su 294 prodotti. A ruota tutte le altre regioni: la Calabria con 269 prodotti tipici censiti, la Puglia che con 249 prodotti ha superato la Lombardia (247) e la Sicilia (242), la Sardegna con 183, il Molise con 159, il Friuli-Venezia Giulia con 154, le Marche con 151, l’Abruzzo con 147, la provincia autonoma di Trento con 105, la Basilicata che con 95 prodotti ha superato l’Alto Adige (90), l’Umbria con 70 e la Val d’Aosta con 32.
A prevalere tra le specialità regionali sono – riferisce la Coldiretti - i 1490 diversi tipi di pane, pasta e biscotti, seguiti da 1366 verdure fresche e lavorate, 782 salami, prosciutti, carni fresche e insaccati di diverso genere, 488 formaggi, 221 piatti composti o prodotti della gastronomia, 143 bevande tra analcoliche, liquori e distillati, 155 prodotti di origine animale (miele, lattiero-caseari escluso il burro, ecc.) e 153 preparazioni di pesci, molluschi, crostacei.
Nell’elenco 2015 troviamo numerose new entry tra cui, in Basilicata lasoperzata di Rivello, un salume che si distingue per qualità e metodi di produzione dai tanti insaccati analoghi diffusi in tutto il Meridione d'Italia e che viene prodotto da oltre tre secoli, in Campania la cuccija, una zuppa di grano, ceci, mais, lenticchie ed altro che era tradizione consumarla il 1 maggio perché secondo la leggenda popolare chi la consumava in quel giorno non sarebbe stato aggredito dalle mosche nei campi, in Emilia-Romagna l’imbalsadura, minestrina di piselli, pancetta e pomodoro, in Puglia il carciofo di Mola, la cui coltivazione ha ripreso vigore dopo il declino che sembrava inarrestabile provocato da una malattia che causava l’avvizzimento dei capolini, in Sicilia il cannolo tradizionale di Piana degli Albanesi e Santa Cristina Gela che si distingue dagli altri per essere fatto con scorza ottenuta da farina di grani antichi (maiorca), fresca ricotta di pecora, scaglie di cioccolato fondente 70% (grattugiato al momento) e miele di zagara al posto dello zucchero raffinato e, infine, in Veneto il formaggio al latte crudo di Posina, tipico prodotto lattiero caseario degli alpeggi del Vicentino dove le mucche mangiano solo erbe e fieno d’alto prato.
LE BANDIERE DEL GUSTO ASSEGNATE NEL 2015
TOSCANA LEADER, SUL PODIO CAMPANIA E LAZIO
Regione
|
Specialità
|
Toscana
|
461 (-2)
|
Campania
|
457 (+28)
|
Lazio
|
393 (+7)
|
Emilia-Romagna
|
378 (+22)
|
Veneto
|
375 (+4)
|
Piemonte
|
336 (-5)
|
Liguria
|
294 (-1)
|
Calabria
|
269
|
Puglia
|
249 (+16)
|
Lombardia
|
247 (+1)
|
Sicilia
|
242 (+7)
|
Sardegna
|
183 (-1)
|
Molise
|
159
|
Friuli-Venezia Giulia
|
154 (-2)
|
Marche
|
151 (-1)
|
Abruzzo
|
147
|
Trentino
|
105 (-2)
|
Basilicata
|
95 (+5)
|
Alto Adige
|
90 (-2)
|
Umbria
|
70 (+1)
|
Val d’Aosta
|
31 (-1)
|
Totale
|
4886 (+73)
|
Fonte: Elaborazione Coldiretti sul censimento dei prodotti tradizionali regioni.
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