Filiera Corta
Tradizione confermata alla Vigilia di Natale: pesce a tavola nel 77% delle tavole
La festa vede primeggiare il pesce italiano, da alici e vongole a sogliole, triglie, anguilla, capitone e seppie per una proposta che permette una grande varietà di piatti, grazie alla tradizione delle cucine regionali
Roma - Vince il pesce alla Vigilia di Natale del 24 dicembre, presente su circa otto tavole natalizie su dieci (77%). Emerge da un’indagine Coldiretti/Ixe’ diffusa alla vigilia del 24 dicembre, confermando la tradizione. Il 3% sceglierà menu vegetariano o vegano. La festa vede primeggiare il pesce italiano, da alici e vongole a sogliole, triglie, anguilla, capitone e seppie per una proposta che permette una grande varietà di piatti, grazie alla tradizione delle cucine regionali: spaghetti alle cicale o con battuto di alici, zuppa di pesce (triglie, gamberi bianchi, canocchie, pesce azzurro), frittura di paranza, polpo con patate, gamberi agli agrumi, calamarata, capitone alla brace o calamaro ripieno.
Tra Vigilia e Capodanno - segnala l'organizzazione agricola - consumi ittici al top, con un fabbisogno annuo pro capite di oltre 28 kg in Italia, sopra la media Ue (25 kg) e mondiale (20 kg). In vetta alle catture tricolori del periodo alici, vongole, sardine, naselli, gamberi bianchi, seppie, pannocchie, triglie, pesce spada, gallinelle e sugarelli. Per sfuggire a frodi commerciali, vista l’origine straniera della maggior parte del pesce in vendita, Coldiretti Pesca invita a verificare l’etichetta al banco: deve specificare metodo di produzione ('pescato', 'acque dolci', 'allevato'), attrezzo di cattura e zona (es. Mar Adriatico, Mar Ionio, Sardegna, con mappa se possibile). Sul congelato va la data di congelamento, mentre per i decongelati, la dicitura 'decongelato'.