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Tutto pronto per la giornata mondiale del tonno. E' pescato in ottanta Paesi
Il primo prodotto a guidare la produzione delle conserve ittiche è il tonno in scatola, un mercato che, solo in Italia, ha un valore di circa 1,3 miliardi di euro
Roma- Si celebra il 2 maggio la Giornata Mondiale del Tonno, ricorrenza designata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per invitare tutti gli Stati membri, le organizzazioni del sistema delle Nazioni Unite, altre organizzazioni internazionali e regionali e la società civile, incluse le organizzazioni non governative, ad aumentare la consapevolezza del valore del tonno per la nutrizione, lo sviluppo, l'occupazione, le entrate economiche, i mezzi di sostentamento, la cultura e la ricreazione, e riconoscere l’importanza della gestione sostenibile di questa pesca, per adempiere all’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.
Ad oggi, più di 80 Stati praticano la pesca del tonno e la sua portata continua a crescere. Il primo prodotto a guidare la produzione delle conserve ittiche è il tonno in scatola, un mercato che, solo in Italia, ha un valore di circa 1,3 miliardi di euro (2018), come confermano i dati dell’Ancit (Associazione Nazionale dei Conservieri Ittici e delle Tonnare), con una produzione nazionale di 74.000 tonnellate e un consumo di 153.251 tonnellate pari a circa 2,5 kg pro capite, per un settore che conta circa 1.500 addetti. Il comparto del tonno in scatola si conferma come uno dei più virtuosi dell’industria alimentare italiana, posizionando il nostro Paese al 2° posto in Europa, dopo la Spagna. E sul fronte export sono oltre 24.000 le tonnellate di tonno in scatola italiano destinate ai mercati prevalentemente europei ma anche extraeuropei.
Un’indagine commissionata Doxa/Ancit ha fotografato il vissuto e la conoscenza degli italiani rispetto al tonno in scatola. Scopriamo che questo alimento piace soprattutto agli under 25 e alle famiglie dove ci sono i bambini. I consumatori totali di tonno sono il 94% della popolazione e quasi 1 italiano su 2 (43%) lo mangia ogni settimana, soprattutto perché è versatile, facile e veloce da preparare. Ma anche in virtù dei suoi valori nutrizionali. E tra gli italiani che praticano sport – circa il 50% del campione analizzato - 7 su 10 lo inseriscono nella “Top 5” degli alimenti a cui non saprebbero rinunciare (insieme a carni bianche, legumi, yogurt e bresaola).