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Ultimo dell’anno: la spesa per la tavola aumenta grazie alla “soluzione casalinga”
Secondo Coldiretti il Capodanno 2015 ha invertito la tendenza al ribasso: si stima un aumento per gli acquisti di cibi e le bevande pari a 1,7 miliardi di euro con un incremento del 6 per cento
Roma- Niente di nuovo sotto il tetto del nuovo anno. Il 2014 si è chiuso, dal punto di vista della comunicazione alimentare, con Coldiretti in prima linea che apre anche il 2015. Anche per il primo gennaio l’organizzazione agricola di Palazzo Rospigliosi è in pole position a offrire dati e numeri sui consumi dei festeggiamenti della fine dell’anno. Secondo Coldiretti il Capodanno 2015 ha invertito la tendenza al ribasso: si stima infatti un aumento della spesa a tavola degli italiani ad un importo di 1,7 miliardi di euro per i cibi e le bevande consumati al cenone di fine anno con un incremento del 6 per cento.
La difficile situazione economica che ha indubbiamente pesato sulle scelte degli italiani (quasi due su tre-64 per cento- hanno trascorso a casa la festa) ha spinto- si legge in una nota- la maggioranza dei cittadini a preferire soluzioni casalinghe, pur – sottolinea l’organizzazione - senza rinunciare ai piaceri della tavola, anche in un momento di difficoltà economica. Per le feste correnti si stima che sono saltati poco meno di 50 milioni di tappi di bollicine Made in Italy, ma dopo spumante e panettone, sul podio dei prodotti irrinunciabili della festa di fine anno sale sorprendentemente - sottolinea la Coldiretti - il cotechino o lo zampone che è stato gustato a tavola da quasi tre italiani su quattro (73 per cento) spesso in accoppiata con le lenticchie (78 per cento).
Si stima che sono stati serviti – precisa la Coldiretti - 6,5 milioni di chili di cotechini e zamponi con una netta preferenza per i primi. Il segno di una maggiore attenzione all’economia nazionale e alla sobrietà dei comportamenti viene anche dal fatto che le ostriche sono rimaste un must per appena il 9 per cento degli italiani, mentre l’8 per cento non ha rinunciato al caviale. Tra chi ha scelto di mangiare fuori il 9 per cento ha scelto il ristorante mentre il 5 per cento l’agriturismo dove - sottolinea la Coldiretti – è cresciuta la presenza di giovani che hanno trascorso la notte più lunga dell'anno nella tranquillità delle campagne facendosi tentare dalle golosità gastronomiche tradizionali presenti sulle tavole imbandite degli agriturismi senza farsi sconvolgere dalle chiassose feste in piazza e dalle lunghe serate delle discoteche. Tra le nuove tendenze – conclude la Coldiretti - si afferma l’apericena leggera e low cost da consumare nei pub o nei bar dove sempre piu’ spesso vengono organizzate feste e divertimenti.
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