Agronews
Valoritalia, scommessa da oltre otto milioni di ettolitri
Presentato dall’organismo di controllo dei vini di qualità il rapporto 2011-2012 relativo al 75% della produzione a denominazione del Paese
Roma – Valoritalia conferma la validità del sistema relativo alla normativa europea sull’obbligo della terzietà nel metodo dei controlli perla certificazione dei vini di qualità. Il consuntivo 2012 dell’organismo istituzionale sui dati inerenti l’attività 2011 e i primi dieci mesi del 2012 evidenzia controlli su 176 denominazioni (131 Doc e 45 Docg) con una copertura di circa il 75% della produzione a denominazione del Paese. Somme alla mano si tratta di 8.318.761 ettolitri di vino imbottigliato, vale a dire oltre 1 miliardo di bottiglie da 0,75 litri. Per il 2012, con riferimento il 31 ottobre 2012, l’imbottigliamento è invece di 6.545.565, registrando così un calo rispetto al 2011.
Nei primi dieci mesi di attività del 2012 sono stati prelevati otre 35.000 campioni per effettuare le analisi chimico-fisiche ed organolettiche ai fini dell’ottenimento dell’Idoneità alla Denominazione, pari ad Hl 6.527.895.
“Questi sono solo alcuni dei numeri che hanno caratterizzato l’operato di Valoritalia, organismo istituzionale nato nell’agosto del 2009 in risposta alla normativa europea sull’obbligo della terzietà nel sistema dei controlli per la certificazione dei vini di qualità - afferma Luigino Disegna, Presidente Valoritalia.”
“Inoltre - continua Luigino Disegna, Presidente Valoritalia - nel corso del 2012 Valoritalia ha allargato la propria compagine sociale ad Unione Italia Vini, mettendo al servizio delle imprese le eccellenze dei tre partner. ” “Le aziende potranno godere di grandi vantaggi in termini di qualità di servizi e di semplificazione operativa da questa scelta di partecipazione - afferma Domenico Zonin Consigliere di Unione Italia Vini e neo Vicepresidente di Valoritalia.”
“Nel mese di Settembre - ha commentato Pietro Bonato, Consigliere Delegato Reparto Volontario e direttore di Csqua Certificazioni - abbiamo ricevuto il riconoscimento ministeriale ad operare nel settore biologico, aumentando di fatto il nostro raggio di azione”.
Il lavoro di Valoritalia, oltre a rappresentare la garanzia su ogni singola denominazione, costituisce anche un fondamentale database per tutti gli addetti ai lavori. Proprio a loro è destinato la seconda edizione del volume “Le Doc le DOcg di Valoritalia”, un volume di 290 pagine suddivise sulla base delle regioni italiane comprendenti le zone di produzione dei Vini a Denominazione di Origine controllati da Valoritalia. Una banca dati in grado di fornire notizie esaurienti e precise sui reali volumi di uva prodotti in vendemmia sulla quantità di vino ottenuto, su quanta parte di questo vino venga poi concretamente imbottigliata, sull’ammontare delle giacenze e su dove queste si trovano. Valoritalia ha anche presentato il portale web, che oltre a offrire la possibilità di visualizzare e scaricare in pdf i dati annuali, consente di scaricare le tabelle rappresentanti le comparazioni trimestrali relative alle certificazioni e agli imbottigliamenti di ciascuna denominazione.
“Questa grande quantità di informazioni - ha sottolineato Riccardo Ricci Curbastro Presidente Federdoc – rappresenta un autentico patrimonio per i produttori, per i Consorzi di Tutela e per gli altri attori della filiera, indispensabile per la tutela e la programmazione delle DOP e IGP italiane.”
“Dal 1 agosto 2012 - ha continuato Ezio Pelissetti, Consigliere Delegato Reparto Regolamentato - Valoritalia è chiamata a garantire, nel rispetto del nuovo piano dei controlli ai sensi del Decreto Ministeriale 14/06/2012, anche l’attività di controllo di 41 vini IGP che rappresentano, secondo i dati delle rivendicazioni della vendemmia 2011, circa il 50-60% della produzione nazionale.”
Il sistema di controllo delle Igp è simile a quello previsto per le DOP, seppure semplificato. Per le IGT non è prevista infatti la fase di certificazione del prodotto, ovvero l’analisi chimico-fisica e organolettica (degustazione) per verificare per ogni partita la rispondenza alle caratteristiche previste dai disciplinari di produzione. Anche le percentuali di controllo ispettivo in vigneto e cantina sono ridotte, e di conseguenza anche i costi e le tariffe a carico dei produttori sono inferiori. “Tuttavia - ha spiegato Ezio Pelissetti, Consigliere Delegato Reparto Regolamentato - sarà necessario attendere almenoun anno per avere la vera dimensione del settore dei vini a Igt.”