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Vendemmia, mai così “magra” dal 1950
Prevista dall'Associazione dei tecnici vitivinicoli italiani una produzione di 41,2 milioni di ettolitri di vino contro i 42,7 milioni di ettolitri del 2011. Calo delle uve del 3,5%
Roma - Cattive notizie per la vendemmia 2012. Le previsioni e le stime dell'Associazione dei tecnici vitivinicoli italiani non sono certo buone visto, che dati alla mano, viene registrato un calo delle uve pari al 3,5% rispetto allo scorso anno e dell’8% in confronto alla media dell'ultimo quinquennio. Si produrranno 41,2 milioni di ettolitri di vino contro i 42,7 milioni di ettolitri del 2011. Insomma quella in essere è considerata la seconda vendemmia piu' scarsa dal 1950. Nel suo complesso l'Italia appare divisa in 2: Centro Nord con cali da -5% a -15%, Centro Sud da 0 a +10%.
L’associazione spiega in particolare che il gran caldo e la scarsità di precipitazioni hanno bloccato l'insorgere delle tradizionali malattie della vite. Nella penisola si chiarisce quindi che l'uva e' sana. In particolare la produzione 2012 si caratterizza per eterogeneita' visto che anche all'interno di una stessa regione il buono si scontra con l'ottimo e il mediocre con l'eccellente. ''Allo stato attuale, qualitativamente per i vini bianchi si prevede una produzione di buon livello, con una discreta freschezza e una certa potenzialita' olfattiva - dice il direttore di Assoenologi Giuseppe Martelli - ma senza particolari picchi se non per quei prodotti che sono stati soccorsi con adeguate irrigazioni nei periodi di crisi o ubicati in particolari contesti geografici come la Valtellina e l'Alto Adige. Molto ottimismo – continua - rimane per i vini che saranno ottenuti da uve a bacca rossa per i quali sono possibili livelli di tutto rispetto''
Nonostante una vendemmia che si presenta “magra” Il vino italiano rimane il piu' venduto al mondo. Se i consumi interni continuano a calare (42 litri a persona contro i 45 del 2007, con una previsione per il 2012 a 40 litri pro-capite, le nostre vendite all'estero sono in crescita. Il 2011 si e' chiuso con un incremento del 12% in valore e del 9% in volume rispetto al 2010. I primi mesi di quest'anno mettono in luce un decremento in volume del 5,5% ma una crescita di ben il 6,8% in valore rispetto al 2011 Importante anche l'incremento del prezzo al litro delle nostre vendite all'estero all'ingrosso che, negli ultimi mesi, e' aumentato del 12,5% passando da 1,76 a 1,98 euro