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Vino, il fatturato lo fa l’export
L’indagine Mps su un campione di 100 aziende segnala che il 65% delle imprese nel 2011 ha registrato un aumento delle vendite grazie alle attività di esportazione
Roma – Continua ad essere l’export la voce vincente per le aziende vitivinicole italiane. I dati dell'Osservatorio Mps sul vino italiano illustrati a Siena in occasione del secondo Forum Mps sul vino segnalano che il 65% delle imprese nel 2011 ha visto un aumento delle vendite all'estero con il conseguente e naturale miglioramento dei propri fatturati.
Il dato è stato calcolato attraverso un’indagine condotta su un campione di 100 aziende. L’analisi in particolare ha evidenziato, come detto, un aumento delle vendite all'estero è una crescita più alta nei Paesi emergenti come Cina, Russia, America Latina e Canada. Gli Stati Uniti continuano a rappresentare il principale mercato di sbocco. Per il prossimo anno il 65% degli operatori si attende un aumento delle vendite in generale e nell'80% dei casi grazie proprio a quelle sui mercati esteri. Nel 2011 il 45,2% prevede una stabilita' delle vendite, il 42% un aumento, e tra questi il 29% ipotizza addirittura una crescita del fatturato di oltre il 5%. Solo il 12,8% stima una flessione.
Tra i mercati di riferimento, oltre alla crescita dei Paesi emergenti, che però non assorbono grandi volumi, ci sono quelli tradizionali come gli Usa che assorbono complessivamente il 22% delle produzioni italiane, con una crescita del 16%. Le aziende segnalano infine problematiche relative ai i costi operativi per energia, alla manodopera, ai costi di internazionalizzazione, alla flessione dei consumi interni e alla forte concorrenza. Sul fronte finanziario, nei primi 9 mesi dell'anno i prestiti ai prodotti dell'agricoltura sono cresciuti del 6,5% contro un +4,6% degli altri settori produttivi