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Filiera Corta

Vino e formaggi i prodotti più rubati nei supermercati

E' quanto emerge da un'analisi Coldiretti sulla base del Barometro Mondiale dei Furti nel Retail. Nel 2015 scomparsi in Italia prodotti dagli scaffali pari a un valore complessivo di 2,95 miliardi

Roma- Vini e liquori sono tra i prodotti merceologici più rubati nei supermercati. La rilevazione è della Coldiretti sulla base di una scomparsa dei prodotti dagli scaffali pari a un valore complessivo di 2,95 miliardi in Italia nel 2015.  L’analisi, realizzata secondo elementi del Barometro Mondiale dei Furti nel Retail, inserisce tra i più rubati anche. formaggi come Grana Padano e Parmigiano Reggiano e la carne fresca o trasformata. I formati già porzionati o confezioni di dimensioni ridotte sono quelli piu’ apprezzati ma crescono anche i furti dei preaffettati e dei pregrattugiati.

Il furto di prodotti alimentari nei supermercati è favorito dal fatto che - segnala l’organizzazione agricola di Palazzo Rospigliosi - la maggior parte dei prodotti esposti non è protetta (molto spesso soltanto le bottiglie di vini e spumanti di maggior pregio ad avere una capsula antifurto simile a quella dei capi di abbigliamento nei grandi magazzini) anche se- si spiega nel particolare- i commercianti stanno sempre più rivolgendo la loro attenzione allo sviluppo di nuove tecnologie per la sicurezza delle merci. In Italia si stima che la spesa complessiva per la prevenzione e la difesa dei furti effettuata dai supermercati sia pari a 2,42 miliardi, un valore molto vicino a quello del danno subito di 2,95 miliardi. A sparire - precisa la Coldiretti - è circa l’1,01% del fatturato dei supermercati che operano in Italia con quasi il 70% delle "differenze inventariali" che  è dovuta ai furti, di cui il 45% da parte dei clienti, il 23% dei dipendenti disonesti, seguiti dagli errori amministrativi, che si assestano al 19% e dalle frodi dei fornitori per un 13%.

L’Italia tuttavia non è tra i Paesi piu’ colpiti dai furti che sono ancora piu' rilevanti nell’America Latina che ha registrato la percentuale più alta pari a 1,55%, seguita da Nord America (1,27%), Asia Pacifico (1,17%) ed Europa (1,05%) in coda. I Paesi che presentano le percentuali più alte - conclude la Coldiretti - sono in particolare il Messico (1,68%), i Paesi Bassi (1,48%) e la Finlandia (1,38%), mentre le nazioni che hanno registrato i tassi più bassi sono Norvegia (0,75%), Svizzera (0,76%) e Francia (0,81%)

in data:16/01/2016

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