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Agronews
11/11/2015 12:40
La città di Parma ha presentato ufficialmente nella sede centrale di Unesco a Parigi la propria candidatura a Città Creativa per la Gastronomia. I delegati Unesco si pronuncieranno il prossimo 11 dicembre. A rappresentare la città ducale, oltre al Comune di Parma, sono stati Upi - Unione Parmense degli Industriali, Camera di Commercio di Parma, Fiere di Parma, Università degli Studi di Parma, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna, dell’Anci Regionale e dell’Associazione Chef to Chef: un network composto da soggetti istituzionali e attori economici, nato pochi giorni fa con la sottoscrizione di un protocollo di intesa a sostegno della candidatura di Parma.
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Agronews
10/11/2015 18:00
Sulle etichette delle bottiglie vendute nei supermercati c'era scritto "olio extravergine di oliva" ma in realta' era soltanto olio di oliva vergine, meno pregiato e soprattutto meno costoso. Il pm Raffaele Guariniello ha iscritto nel registro degli indagati una decina di rappresentanti legali di noti marchi di olio, accusati di frode in commercio.
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ll caso dell'olio di palma apre un dibattito anche sulla capacità di autodeterminazione economica di Paesi considerati fino ad oggi Terzo Mondo
10/11/2015 16:39
Kishore Jayabalan, direttore di Acton Institute di Roma, istituto fondato nel 1990 con l'obiettivo di promuovere una società libera, virtuosa, e umana, affronta nell'intervista rilasciata la questione dei "beni comuni". Kishore ha studiato Scienze politiche ed Economia presso la University of Michigan. Ha lavorato come economista internazionale per il Bureau of Labor Statistics in Washington, DC e poi si è laureato con un master in scienze politiche presso l'Università di Toronto. Ha lavorato per il Pontificio Consiglio Giustizia e Pace come analista per i problemi ambientali e il disarmo e come desk officer per i paesi di lingua inglese. E' nato a Chicago, Illinois, dove i suoi genitori emigrarono dall’India, attraverso Bahrain e il Regno Unito
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10/11/2015 16:20
Nasce nella Free Trade Zone di Tianjin, in Cina, TA Italy - Italian Food District il primo polo dedicato all'eccellenza delle aziende alimentari Made in Italy. Le strutture del primo Food District italiano in terra cinese sono in fase di ultimazione su una superficie complessiva di 22.000 mq, di cui 8.000 mq adibiti a Cash & Carry, al centro della città, e nell'area logistica all'interno della Free Trade Zone istituita lo scorso aprile a Tianjin, metropoli di 14 milioni di abitanti, a 122 km da Pechino, quarta città cinese per prodotto interno lordo e prima per reddito pro-capite medio. A realizzare il progetto la famiglia di imprenditori italo-cinesi Zheng, da tempo in Italia e proprietaria di un'affermata attività a Firenze.
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L'iniziativa lanciata dall'organizzazione umanitaria Azione contro la Fame è supportata dal volto, dalle parole e dalle azioni di numerosi chef nazionali e coinvolge 160 locali della penisola
10/11/2015 15:59
Arrivano anche in Italia, dopo l'Inghilterra e la Spagna, i 'Ristoranti contro la fame', l'iniziativa lanciata dall'organizzazione umanitaria Azione contro la Fame. La campagna, supportata dal volto, dalle parole e dalle azioni di numerosi chef nazionali, coinvolge 160 Ristoranti in tutta Italia che, attraverso il loro lavoro e il sostegno offerto dai clienti, contribuiranno a supportare la fondazione nel suo impegno umanitario. Gli amanti del cibo potranno contribuire alla raccolta fondi ai tavoli di Ristoranti aderenti all'iniziativa, scegliendo il proprio piatto preferito tra un'ampia rosa di proposte gastronomiche. I clienti potranno donare 2 euro aggiungendoli al loro conto, mentre i Ristoranti promuoveranno la campagna presso i clienti e potranno proporre un menù/piatto solidale al quale associare una propria donazione.
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Libri da Gustare
La guida completa per promuovere i prodotti tipici e i servizi di ristorazione e organizzare eventi enogastronomici
10/11/2015 13:00
All’interno del Made in Italy, il settore del “food” (cibo e ristorazione), è di certo uno dei più importanti. Un settore dal forte appeal che negli ultimi anni ha attratto tantissimi imprenditori interessati a dedicarsi al cibo di qualità e alla ristorazione. Malgrado il suo fascino, anche questo settore non ammette improvvisazione ma è necessaria un’attenta pianificazione di marketing per gestire al meglio la propria offerta e la sua promozione sia sui canali tradizionali che sui social network. Marketing del Gusto (Edizioni LSWR) cerca dunque di dare gli strumenti utili a chiunque abbia un ristorante, un agriturismo o un'azienda agricola o si trovi a occuparsi di marketing e comunicazione in questo settore.
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09/11/2015 17:31
Torna domani (10 novembre) alle 21.10 su Sky Uno HD la nuova edizione di Alessandro Borghese 4 Ristoranti, la sfida on the road per scovare i ristoranti piu' particolari in giro per l'Italia. Alla guida del programma - che quest'anno conquista 10 prime serate – è stato confermato lo chef Alessandro Borghese che viaggera' da nord a sud per far conoscere i ristoratori piu' originali, pronti a sfidarsi per dimostrare la superiorita' della propria attivita'.
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Gli allevatori italiani porteranno le proprie mucche a rischio di estinzione davanti ai supermercati e ai centri commerciali per fare conoscere da dove viene il latte e come si ottengono i formaggi senza polveri o semilavorati industriali
09/11/2015 15:51
“La guerra del latte si estende dalle industrie ai supermercati in tutte le regioni per fare conoscere ai cittadini i motivi della mobilitazione che sta impegnando decine di migliaia di allevatori per impedire la chiusura delle stalle e gli effetti irreversibili sull’occupazione, sull’economia, sull’ambiente e sulla qualità dei prodotti.” Lo ha annunciato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo dal presidio degli allevatori a Ospedaletto Lodigiano (Lodi) davanti al centro di distribuzione della multinazionale del latte francese Lactalis che ha acquisito i marchi nazionali Parmalat, Galbani, Invernizzi, Locatelli e Cademartori e che ha annunciato- riporta in una nota l’organizzazione agricola- di voler sospendere strumentalmente il ritiro del latte ad alcune stalle ma non certo di interrompere l’arrivo di latte o derivati stranieri dalle frontiere da trasformare o impacchettare con i marchi del Made in Italy che nel tempo si è comperata.
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Le imprese rosa del settore sono 172mila, il 54% del totale (50,8% ristoranti, 48,2% bar e 1% mense e catering. Il dato emerge dalla prima edizione di Food and Wine in Progress e del Congresso FIC “Il Cuoco 3.0: Visioni, valori e vantaggi”
09/11/2015 14:59
Un ristorante o un bar su due sono gestiti da una donna. Sono infatti quasi 172mila le imprese del settore ristorazione che hanno una donna alla guida, il 54% del totale (50,8% ristoranti, 48,2% bar e 1% mense e catering) per un valore più che doppio rispetto a quello riferito all’intera economia. E’ quanto emerge dalla prima edizione di Food and Wine in Progress e del Congresso FIC “Il Cuoco 3.0: Visioni, valori e vantaggi”, l’evento in corso alla Stazione Leopolda di Firenze fino al 10 novembre e promosso dalla Federazione italiana cuochi (Fic) e dall’Unione regionale cuochi toscani (Urct), con la partnership dell’Associazione italiana sommelier Toscana, Cocktail in the world e Mercato Centrale di Firenze.
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Ogni giorno- denuncia Coldiretti, passano la frontiera 3,5 milioni di litri di latte sterile, ma anche concentrati, cagliate, semilavorati e polveri che saranno imbustati o trasformati industrialmente e venduti come made in Italy
08/11/2015 12:06
Dalle frontiere italiane passano ogni giorno 3,5 milioni di litri di latte sterile, ma anche concentrati, cagliate, semilavorati e polveri per essere imbustati o trasformati industrialmente e diventare magicamente mozzarelle, formaggi o latte italiani, all'insaputa dei consumatori. A denunciarlo è Coldiretti in concomitanza con la protesta degli allevatori dell’organizzazione agricola che dopo aver passato la notte scorsa all’addiaccio si preparano a un'altra giornata di lotta e assedio della multinazionale francese Lactalis, proprietaria dei grandi marchi nazionali Parmalat, Galbani, Invernizzi e Locatelli. La “guerra del latte”, così denominata dagli organizzatori, rivendica in particolare il giusto prezzo alla stalla.