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L'indirizzo

  • Enopolium, stappo e stecco fanno la differenza

    Il bistrot capitolino del quartiere Trionfale Prati, aperto da tre giovani imprenditori, è la risposta a chi cerca una cucina di alta qualità, ma non ama le consuetudini dei ristoranti decorati

    21/01/2016 17:01

    Con uno chef antidivo e con due compagni di avventura che badano al sodo senza tanti grilli per la testa “Enopolium. Stappo e Stecco”, bistrot capitolino del quartiere Trionfale Prati (Circonvallazione Trionfale 94), è la vera risposta alle aspettative di chi vuole mangiare stellato, ma non ama più le consuetudini dei ristoranti decorati o di quelli che inseguono riconoscimenti di guide e giudizi e apprezzamenti di super critici gastronomici. Insomma viva la faccia, un punto di ristoro dove a vincere non sono i presunti piatti d’alta cucina, ma la qualità degli ingredienti, la capacità professionale, la semplicità nel proporsi e quel pizzico di creatività e fantasia che non guasta mai. Ecco dunque che non si può rimanere meravigliati di fronte a “Stappo e Stecco”

  • Bell, crocevia di vintage e contemporaneo all'insegna di una campana

    Nella Capitale, nell'aristocratico quartiere Coppedè, ha preso il via il ristorante gestito da Giuseppe Palombini ed Emanuela Teotino. La cucina, dal tono internazionale e romano, è guidata da Gabriele Cordaro, chef con un'esperienza da Bottura

    20/01/2016 16:35

    Quasi un tempio in onore a un campana storica risalente al 1731 delle quali origini non c’e’ traccia. L’unico dato certo è che sempre stata all’interno delle mura di questa nuova meta romana della gastronomia romana aperta a gourmet, viandanti e affezionati del mangiar bene dal 2 gennaio con una passato recente da pizzeria tramutato in un ristorante d’alta cucina. Parliamo di “Bell” (via Chiana 80/86), ristorante da lifestyle collocato in una delle vie di Coppedè, aristocratico e nobile quartiere della Capitale. Il ristorante, dal nome che evoca la campana con grandi finestre sulla via che ricordano il nome della precedente attività ristorativa “Le Finestre”, ha messo nella sua lista delle carte vincenti un mix di vintage e contemporaneo in un ambito di ospitalità fatto da vecchie macchine da scrivere e giradischi d’epoca puntando a sorprendere il cliente di turno sul passato storico proponendo, in onore della campana, che è bel collocata al centro di un muro di fronte al banco bar, le campanelle, tapas di carne, vegetariane, quinto quarto e pesce rivisitate in chiave romana

  • Roscioli, una diversa interpretazione del caffè romano

    Nel centro di Roma, negli ex locali della pasticceria Bernasconi, i fratelli Alessandro e Pierluigi aprono il loro caffè pasticceria utilizzando una macchina manuale modificata ad hoc per gestire miscele differenti

    17/01/2016 16:53

    Roscioli ci prova, d’altra parte a Roma (e non solo) la famiglia ormai è sinonimo di qualità e garanzia. E questo non siamo solo noi a dirlo rischiando una grossolana faziosità, ma è il mercato che ha premiato nel tempo il lavoro svolto. Insomma i due fratelli, Alessandro e Pierluigi, forti dei successi gastronomici e forse stanchi, si fa per dire, delle solite prelibatezze gastronomiche (ndr. dai lievitati ai salumi e quant’altro) che tutti i giorni propongono in Via dei Giubbonari ai loro affezionati clienti e ai followers di turno, hanno deciso di buttarsi sul caffè e sulla pasticceria con un locale nuovo di zecca nel centro della Capitale, poco distante dalle loro altre attività: “Roscioli Caffè Pasticceria” (Piazza Benedetto Cairoli, 16). Ora dunque, rilevata la storica pasticceria Bernasconi, i Roscioli puntano a proporre ai loro lowers una personale versione del caffè romano

  • Me Geisha, sbarca a tavola il meltingpot culturale dall’approccio zen

    Arriva nella Capitale, nel locale di Giuseppe Tuosto, “The Food Buddha”, lo chef filippino trapiantato in America ed esperto nella creazione di un innovativo menu di piatti asiatici

    05/01/2016 16:54

    La miscela è veramente esplosiva per un risultato davvero inaspettato: un italo-americano con origine campane e un filippino cresciuto in America per un Luxury Japanese Fusion restaurant tutto romano. Detto così appare un po’ inverosimile per una quantità di motivi, ma è quanto succede nella Capitale con l’apertura ufficiale del “Me Geisha, Luxury Japanese Fusion Restaurant”( via dei Filippini 4). Protagonisti di questa avventura ristorativa da meltingpot culturale sono Giuseppe Tuosto, imprenditore di un omonimo locale a Salerno e di un altro ristorante a New York (Ndr“Via dei Mille”) e lo chef Rodelio Aglibot, conosciuto dal grande pubblico come “The Food Buddha”. A unirli, con molta probabilità, la passione per la cucina italiana di eccellenza, garanzia assicurativa di questa anomala unione

  • Gazometro38, la qualità è nel numero

    Il ristorante romano, guidato in cucina dallo chef veneto Antonio Grigoletto, propone una scaletta gourmet dal prezzo competitivo e dalle sfumature che ricordano una proposta che racconta il territorio e l'alta cucina

    02/01/2016 12:48

    Vintage al punto giusto tanto da essere un riferimento per tutti gli amanti del Retrò. Future e Fusion è invece la cucina dalle origini venete. Il risultato è un viaggio tra il passato e l’innovazione con una retrospettiva culturale dedicata ad artisti come Alessandro Mannarino che fa da sfondo al menù proposto a tutti coloro che scelgono “Gazometro38”, ristorante cool del nuovo quartiere romano di tendenza : Ostiense. Aperto dal martedì alla domenica in Via del Gazometro 38, il locale gastronomico, guidato in cucina dallo chef veneto Antonio Grigoletto, punta tutto sul numero 38 perché è considerato dallo staff il numero del gusto.

  • Retrobottega, un menù conviviale per un faccia a faccia con lo chef

    Debutta nella Capitale il laboratorio enogastronomico di Alessandro Miocchi e Giuseppe Lo Iudice. La formula ristorativa permette al cliente di assistere a tutte le fasi di preparazione del piatto

    28/12/2015 17:02

    Easy, dal pedigree di origine stellata e di alta qualità. E non poteva essere altrimenti visto che le menti del progetto hanno un passato nelle cucine di chef decorati come Enrico Crippa, Antonio Guida e Anthony Genovese ed esperienze lavorative a New York, Berlino e Londra. Ma c’è di più. A chiudere il cerchio magico dell’iniziativa fondata dai cuochi Alessandro Miocchi e Giuseppe Lo Iudice sono due figlie d’arte, le spin doctors Camilla Benvenuti, discendente diretta del noto attore Alessandro Benvenuti e Sarah Masten, nipote del compianto Nino Manfredi. Che dire di più. Gli elementi ci sono tutti per affermare che “Retrobottega” (Via della Stelletta,4) sarà un laboratorio gastronomico che farà parlare molto di se non solo a Roma.

  • Hespresso, il pit stop enogastronico è annunciato dal fischio del treno

    Sbarca nella Capitale il concept ristorativo ispirato alle Stazioni di fine ‘800. Il locale è dedicato all’evoluzione dello street food italiano

    19/12/2015 14:22

    Il cibo ordinato potrà essere ritirato solo dopo un messaggio vocale in stile annuncio ai viaggiatori con tanto di fischio del treno e rumore di rotaie in dissolvenza. Mangiare da Hespresso (Via Genova, 16), nuovo concept enogastronomico della Capitale dedicato all’evoluzione dello street food italiano, sarà infatti come essere in una Stazione di fine ‘800 dall’aspetto postmoderna, retrò e tecnologica in cui si respirano le grandi atmosfere di Parigi, Londra, New York e dove il pit stop alimentare potrà essere vissuto stando seduti sulle poltrone di un suggestivo vagone ristorante.

  • Plancha, piatti XXL dalle suggestioni orientali e dagli aromi mediterranei

    Nella Capitale, a due passi da Piazza Fiume, nasce il ristorante dedicato alle cotture sulla piastra. Il locale consente di prenotare 24 ore prima portate extra large da condividere tra 2-4-6 persone

    15/12/2015 13:48

    La formula, a occhio e croce, può convincere anche gli incalliti amanti dei piatti XXL. Il verdetto, forse molto prematuro e non molto identificativo nel breve termine, arriverà però solo dopo il taglio del nastro: sabato 19 dicembre. Il “Plancha cucina di pancia” , nuovo ristorante gourmet (via Bergamo, 28) al debutto sulla piazza capitolina prova insomma ad inserire la sua proposta nel variegato palinsesto ristorativo romano. E il menù, dalla spesa competitiva (intorno ai 35 euro), che sarà offerto a partire da questi giorni antecedenti le festività natalizie sembra avere le carte in regola per sedurre appassionati di buona cucina, semplici curiosi di novità enogastrononiche e viandanti che si trovano dalle parti di Piazza Fiume

  • Cuoco&Camicia, la “strana coppia” punta sul made in casa

    A Roma, nel Rione Monte, Riccardo Loreni e Francesco Raveggi propongono un menu' rispettoso della stagionalità con ingredienti del territorio e di prima qualità

    13/12/2015 16:16

    Un nome curioso per un posto che non può meravigliare. E non poteva essere altrimenti vista la “strana coppia” che ha dato vita all’avventura. Parliamo di Cuoco&Camicia (Via di Monte Polacco, 2/4), ristorante romano del Rione Monte che fa del “made in casa” il proprio motivo di vita. I gestori-proprietari sono Riccardo Loreni e Francesco Raveggi, il primo cuoco “fantasista” gran conoscitore e selezionatore di materie prime di qualità, il secondo, la “Camicia”, è la razionalità per l’esperienza accumulata nel mondo della ristorazione e per il suo modo inappuntabile di vestire utilizzando giacca e camicia. Quindi, senza troppi giri di parole e senza troppi giri di enigmistica si capisce bene che risultato della sommatoria è un mix esplosivo in una delle zone della Capitale più ricce di storia:

  • Trattoria da Neno, l’emozione dei pranzi e delle cene preparati a casa

    Nella zona di Piazza Bologna, a Roma, apre il locale che strizza l’occhio alle cucine regionali. Il menù spazia dalla pasta fresca ai diversi tagli di carne fino ad arrivare alla pizza tipica romana

    12/12/2015 15:31

    La scelta del nome non è dipesa da voli pindarici o da fantasie notturne, ma da affetti familiari e da storie personali. Ecco quindi che ieri a Roma, in zona piazza Bologna, si è materializzata “Trattoria da Neno”, il cui nome si rifà a quello di un amico di Riccardo Nardoni, uno dei capitani di questa avventura capitolina alla quale si sono imbarcati come consulente lo chef e volto televisivo Max Mariola (Ndr. I panini li fa Max) e altri imprenditori tra i quali il proprietario delle gelatiere Lemongrass. Ma veniamo alla proposta del locale che già delle prime ore di nascita è destinato a fare parlare di se. Organizzato sue due piani con uno stile sobrio, grandi finestre all’americana e un bancone bar-gastronomia all’ingresso, “Neno” (Via Ravenna, 30) garantisce ai suoi ospiti un menù di livello che non supera i 50 euro.

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