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L'indirizzo

  • CasaManfredi, il piacere di un dolce salato

    A Roma il locale di Viale Aventino lancia la sfida gourmet sull'alta pasticceria proponendo, sotto la guida di Diego Crosara, gustose “Cialde croccanti al cacao con mousse al tartufo” o una “Crema di melanzane con frollino alle olive”

    20/04/2016 12:29

    La sfida è di quelle intriganti, convincere i romani che la gioia e il piacere dell’alta pasticceria non deve essere per forza di cose dal sapore dolce, ma anche salato. A proporre il dubbio gourmet ai capitolini è la Pasticceria & Gelateria Artigianale CasaManfredi (Viale Aventino 91/93) che propone un aperitivo di alta pasticceria salata formato mignon impostato dallo Chef Pastry Diego Crosara. Ai romani non resta che provare per credere

  • “Le delizie di Maria”, la qualità strega il menù della tradizione

    Ad Arpino, in provincia di Frosinone, il ristorante-pasticceria di Maria Martino propone un "repertorio" gourmet che si rifà alle ricette della nonna attualizzate ai tempi di oggi

    22/03/2016 15:00

    E’ la prova provata che l’alta qualità non deve necessariamente essere certificata da stelle Michelin o da papaveri gastrononici, qui il rinoscimento della qualità è dato dal mercato perché chi si siede ai tavoli del ciociaro “Le delizie di Maria” (Via Scaffa, 84- Arpino), ci torna e ci ritorna anche solo dopo aver assaggiato e degustato un solo piatto nato dalla storia delle tradizioni tramandata dalle nonne e da un territorio ricco di bellezze naturali, culturali e zeppo di personaggi che hanno fatto l’immagine delle zona come Marcello Mastroianni e Cicerone. Ora dopo aver conquistato “medaglie” per il rapporto qualità-prezzo conferito da autorevoli guide, il laboratorio gastronomico, pasticceria, catering e ristorante della provincia di Frosinone guidato in cucina dalla signora Maria Martino e dal punto di vista della comunicazione dal marito Giammarco, non sembra stanco di regalare sorprese e delizie ai suoi followers di sempre e ai viandanti che lo scoprono per la prima volta.

  • The Fisherman Burger, nel menù la storia di immigrazione degli italiani

    Apre nella Capitale il locale che come idea di cucina ha il New England, regione degli Stati Uniti dove i connazionali unirono le capacità gastronomiche della penisola alla materia prima locale

    14/03/2016 17:22

    Unisce in una semplice carta del menù qualità, cultura e originalità. La ricetta proposta ha infatti alle sue radici una storia di immigrazione, il savoir faire degli italiani andati a cercare speranze negli Stati Uniti e la tradizione marinara del meridione d’Italia e in particolare della Puglia. Insomma, per dirlo in parole povere, un frullato di emozioni da nodo alla gola per ogni morso che si darà a una delle pietanze ordinate nell’ultimissima novità ristorativa della Capitale: “The Fisherman Burger” (Piazza Pasquale Paoli, 15), locale dedicato al mondo dei pescatori e incastrato nella storia pulsante della città eterna con vista su Castel Sant’Angelo

  • Cohouse Pigneto, la seduzione enogastronomica è di casa

    Il temporary restaurant capitolino di via Casilina vecchia propone un'interazione gastroterritoriale tra giovani chef e cuochi affermati con l'obiettivo di abbattere le barriere tra grande pubblico e cucina gourmet

    14/02/2016 12:54

    Cool al punto giusto tanto far invidia ai luoghi modaioli newyorkesi proposti dalla serie televisiva statunitense “Sex and the City” o da film e fiction tv di matrice americana che con grande maestria riescono a suggestionare anche il più cinico dei critici grazie a un’atmosfera internazionale poco comparabile con altre realtà. Questa volta però siamo a Roma, nella città del “Cacio e Pepe” e in un angolo della periferia della Capitale dove una volta c’era la mensa dei ferrovieri. La location è quella di via del Mandrione, a pochi metri dall’acquedotto Felice, nella zona della Casilina vecchia. Insomma, per svelare l’enigma, stiamo parlando del “Cohouse Pigneto” (via Casilina vecchia, 96), locale sorto nella logica di un riqualificazione post industriale e dove dal giovedì alla domenica va in scena la cucina d’autore con protagonisti i migliori chef su piazza per serate ad alto livello di seduzione enogastronomica

  • Clivo, la sua forza è la diversità

    Il bistrot capitolino, aperto a Monteverde, propone un menù di qualità abbinato a iniziative polifunzionali che vanno dalla visione dei documentari agli incontri in libreria e tanto altro ancora

    31/01/2016 15:36

    Bello perché diverso. Il cibo naturalmente resta al centro della proposta, ma da Clivo, nuovo bistrot capitolino aperto nel quartiere Monteverde (Via Clivo Rutario 63-65a), si puo’ fare altro oltre che mangiare alimenti di qualità. Il locale, nato dalla creatività di Monica Ribustini, distinta signora lussemburghese e di Simo Badri, signore marocchino e artefice dei menù proposti, è anche centro polifunzionale dedicato al benessere e alla cultura nel quale si può assistere a proiezioni di corti e documentari, partecipare a corsi di yoga, ad incontri in libreria, a serate musicali di coro, jazz e musica etnica, classica e d’autore e a lezioni di tango personalizzate. Non manca poi uno spazio riservato ai bambini dai 2 ai 5 anni con in programma matinèe di gioco musicale in spagnolo seguiti da uno speciale pranzetto a base di pappa biologica.

  • Pizzeria Trieste, la fortuna è di essere “Tonda”

    Approda nel Rione Monti della Capitale la pizzetta di Pescara della famiglia Ciferni. Parner dell’avventura romana Andrea Koveos. Nel 2016 aperture a Milano, San Diego e Oslo

    30/01/2016 15:43

    Ce n’è di tutti i gusti e soprattutto è buona, requisito non sempre riscontrabile in tutto quello che si mangia. Insomma se uno abita nella Capitale o passa per la città eterna un pit stop nel Rione Monti alla “Pizzeria Trieste” (via Urbana 112/113) vale la pena farlo anche perchè il made in Italy è assicurato. Scegliere quindi di andare a fare visita a questo nuovo posto da gourmet non significa però avere la sola garanzia di un prodotto che si lascia gustare, ma anche il piacere di scoprire la storia della “Tonda”, pizzetta che viene da anni preparata e sfornata in piccole teglie circolari con una lievitazione naturale, un condimento equilibrato e l’utilizzo di prodotti tipici e biologici.

  • FuoriBinario, viaggio nelle cucine di tutto il mondo

    Il neobistrot, appena aperto all’interno di un treno inglese dei primi del ‘900, si trova a Rodano in provincia di Milano. Alla guida del locale la chef/giornalista Monica Sartoni Cesari

    27/01/2016 14:29

    Anche se fermo trasporterà i viaggiatori nelle cucine delle principali città del mondo, da Parigi, Berlino, Madrid, Londra a Firenze, Roma, Palermo e Bologna per toccare anche New York, Rio de Janeiro, Casablanca o Bombay. Si tratta di "FuoriBinario" ed è un neobistrot, appena aperto, all’interno di un treno inglese dei primi del ‘900, grazie ad un’idea di Monica Sartoni Cesari, chef/giornalista e insegnante dei corsi di cucina Sale & Pepe. Parcheggiato a Rodano, in provincia di Milano (zona Segrate), nel bel mezzo di un piccolo e grazioso parco con area giochi per i bambini, propone favolosi viaggi nelle più diverse tradizioni gastronomiche del mondo.

  • “Aumm Aumm”, la cucina napoletana sbarca nella Capitale dopo Cannes

    A Roma, nella zona di San Giovanni, è aperto un piccolo locale per i buongustai del menù campano. Il ristorante propone piatti tipici e portate di pesce fresco

    24/01/2016 14:34

    C’ è lo zampino del direttore del Corriere dello Sport nell’avventura ristorativa romana di un napoletano Doc. Alessandro Vocatelli, attuale responsabile del quotidiano sportivo romano e cliente del ristorante “Aumm Aumm. Cucina Napoletana” (Piazza Tarquinia, 4), sembra infatti essere stato il consigliere nella scelta del nome dell’attività di Enzo Medagli, proprietario-Chef del locale. A raccontare la singolare capacità di spin doctor ristorativo è lo stesso titolare del ristorante, con un passato ventennale in Costa Azzurra con il ristorante “Al Gambero”. “A consigliarmi di utilizzare un nome che richiama alla tipicità napoletana- racconta Enzo- è stato il direttore, nostro cliente. Dopo il mio trascorso francese a Cannes- spiega sono venuto qui nella Capitale e ho rilevato da un po’ più di cinque mesi l’attività chiamata “Antico Bistrot”, un ex enoteca.

  • Enopolium, stappo e stecco fanno la differenza

    Il bistrot capitolino del quartiere Trionfale Prati, aperto da tre giovani imprenditori, è la risposta a chi cerca una cucina di alta qualità, ma non ama le consuetudini dei ristoranti decorati

    21/01/2016 17:01

    Con uno chef antidivo e con due compagni di avventura che badano al sodo senza tanti grilli per la testa “Enopolium. Stappo e Stecco”, bistrot capitolino del quartiere Trionfale Prati (Circonvallazione Trionfale 94), è la vera risposta alle aspettative di chi vuole mangiare stellato, ma non ama più le consuetudini dei ristoranti decorati o di quelli che inseguono riconoscimenti di guide e giudizi e apprezzamenti di super critici gastronomici. Insomma viva la faccia, un punto di ristoro dove a vincere non sono i presunti piatti d’alta cucina, ma la qualità degli ingredienti, la capacità professionale, la semplicità nel proporsi e quel pizzico di creatività e fantasia che non guasta mai. Ecco dunque che non si può rimanere meravigliati di fronte a “Stappo e Stecco”

  • Bell, crocevia di vintage e contemporaneo all'insegna di una campana

    Nella Capitale, nell'aristocratico quartiere Coppedè, ha preso il via il ristorante gestito da Giuseppe Palombini ed Emanuela Teotino. La cucina, dal tono internazionale e romano, è guidata da Gabriele Cordaro, chef con un'esperienza da Bottura

    20/01/2016 16:35

    Quasi un tempio in onore a un campana storica risalente al 1731 delle quali origini non c’e’ traccia. L’unico dato certo è che sempre stata all’interno delle mura di questa nuova meta romana della gastronomia romana aperta a gourmet, viandanti e affezionati del mangiar bene dal 2 gennaio con una passato recente da pizzeria tramutato in un ristorante d’alta cucina. Parliamo di “Bell” (via Chiana 80/86), ristorante da lifestyle collocato in una delle vie di Coppedè, aristocratico e nobile quartiere della Capitale. Il ristorante, dal nome che evoca la campana con grandi finestre sulla via che ricordano il nome della precedente attività ristorativa “Le Finestre”, ha messo nella sua lista delle carte vincenti un mix di vintage e contemporaneo in un ambito di ospitalità fatto da vecchie macchine da scrivere e giradischi d’epoca puntando a sorprendere il cliente di turno sul passato storico proponendo, in onore della campana, che è bel collocata al centro di un muro di fronte al banco bar, le campanelle, tapas di carne, vegetariane, quinto quarto e pesce rivisitate in chiave romana

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