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Filiera Corta

  • Prezzi ai massimi per gli alimentari

    A gennaio del 2013 i beni alimentari segnano un rialzo annuo dei prezzi pari al 3,2%. Si tratta – segnala Istat- dell'aumento maggiore dal febbraio del 2009

    05/02/2013 14:35

    Gli alimentari segnano un nuovo record a distanza di quattro anni. A gennaio, con un rialzo annuo dei prezzi- segnala Istat- pari al 3,2% - si registra l'aumento maggiore dal febbraio del 2009 (quando era +3,5%). Allo stesso tempo nel mese di gennaio i prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza dai consumatori su base annua rincarano del 2,7%, un tasso di crescita che si mantiene superiore al tasso d'inflazione tendenziale (2,2%), ma che risulta in decisa frenata rispetto a dicembre (3,1%).

  • Il “fai da te” batte la crisi

    Il difficile momento economico consiglia agli italiani-fa presente Coldiretti-politiche di risparmio nate dalla riduzione del potere di acquisto e dalla ricerca di una migliore qualità dell’alimentazione

    03/02/2013 12:57

    Crescono nel periodo della crisi gli acquisti degli ingredienti base come farina, uova, zucchero e burro nel segno dell’autarchia. Nell’anno appena trascorso – segnala Coldiretti – si registra un aumento record degli acquisti in quantità di farina (+8 per cento), uova (+6 per cento) e burro (+4 per cento) in controtendenza rispetto al calo complessivo dell’1,5 per cento degli alimentari registrato nella grande distribuzione, con un taglio della spesa di 1,1 miliardi di euro sui prodotti confezionati secondo Nielsen.

  • Origine e marca seducono gli acquisti degli italiani

    Secondo il rapporto "Italia" dell'Eurispes l'88% dei connazionali da attenzione all'indicazione geografica dei prodotti alimentari e il 68% alla casa di produzione.

    31/01/2013 17:27

    Per la maggioranza degli italiani l’origine e la marca dei prodotti ha un valore decisamente importante. Secondo il rapporto Italia dell'Eurispes l'88% dei connazionali dà infatti attenzione all'origine geografica dei prodotti alimentari acquistati e il 68% alla marca. In particolare lo studio conferma che il Belpaese è leader per i consumi alimentari più alti d'Europa. Nello specifico ogni cittadino italiano impiega 2.300 euro l'anno per l'acquisto di cibo, il 28% in piu' rispetto alla media dell'Unione Europea

  • Dieta forzata per single e famiglie

    La crisi economica mette in difficoltà l’alimentazione degli italiani. Nell’ultimo triennio - segnala Coldiretti - si è registrato un significativo calo del numero di cittadini in sovrappeso e un aumento delle persone che dimagriscono

    26/01/2013 15:35

    Dieta forzata per gli italiani. La crisi economica mette in ginocchio i bilanci di single e delle famiglie e il loro peso forma. L’andamento è registrato da Coldiretti sulla base delle serie storiche dell’Istat. Quasi un italiano su due – sostiene l’organizzazione di Palazzo Rospigliosi- è in sovrappeso (45,8 per cento) con un aumento record del 28 per cento negli ultimi 20 anni, ma con la crisi si registra per la prima volta una inversione di tendenza e la popolazione dimagrisce

  • Freno tirato per le vendite al dettaglio

    Negli ultimi undici mesi del 2012 è stato registrato dall'Istat un calo di acquisti alimentari dello 0,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente

    24/01/2013 15:15

    Undici mesi con il segno meno per le vendite al dettaglio. Tra gennaio e novembre del 2012 le vendite alimentari- rileva l’ Istat sono diminuite dell’0,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il dato – spiega l’Istituto di statistica- incorpora anche l'inflazione ed è quindi depurato dalla dinamica dei prezzi risulterebbe ancora peggiore.

  • Mipaaf, presentato il bilancio agricolo del 2012

    23/01/2013 16:10

    Illustrate presso il Mipaaf dal ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania, le azioni di governo attuate nel 2012 in ambito agricolo e le principali sfide che l’agroalimentare italiano dovrà affrontare nel 2013 a livello nazionale e comunitario.

  • Il pranzo cede il passo alla cena

    Cambiano le abitudini alimentari degli italiani: un rapporto Istat effettuato sul periodo 1993-2012 segnala che oggi il pasto principale è quello serale

    23/01/2013 15:44

    Gli italiani modificano le abitudini alimentari. Le ultime analisi Istat relative al periodo 1993-2012 segnalano che in venti anni è incrementato quasi del 20% (dal 66,8% all'82%) il numero di chi fa una colazione adeguata al mattino, mentre e' diminuito quello di chi pranza a casa (dall'84,5% al 74,3%), cosi' come quello di chi ha nel pranzo il suo pasto principale (dal 78,2% al 68%).

  • Gli italiani dicono addio al pesce in tavola il venerdì

    Un'analisi della ImpresaPesca Coldiretti registra una forte contrazione dei consumi nel 2012 sulla base di dati Ismea Gfk-Eurisko relativi ai primi dieci mesi

    20/01/2013 12:50

    Con un crollo degli acquisti che va dall’8 per cento delle vongole al 9 per cento per i calamari fino al 10 per cento per le alici, gli italiani dicono addio anche al pesce in tavola il venerdi, frutto di una radicata tradizione religiosa. E’ quanto emerge da una analisi della ImpresaPesca Coldiretti sui consumi di pesce fresco degli italiani che registrano una forte contrazione nel 2012 secondo i dati Ismea Gfk-Eurisko relativi ai primi dieci mesi.

  • Pane e pasta, l’aumento è assicurato

    Le rilevazioni Istat segnalano che a settembre 2012, rispetto a gennaio 2007, il prezzo al consumo del pane fresco aumenta del 22,1% e quello della pasta di semola di grano duro del 36,6%.

    18/01/2013 17:40

    Il prezzo al consumo del pane e della pasta è in progressivo aumento. Le rilevazioni Istat segnalano infatti che a settembre 2012, rispetto a gennaio 2007, il prezzo al consumo del pane fresco aumenta del 22,1% e quello della pasta di semola di grano duro del 36,6%

  • Vendite in frenata nella grande distribuzione

    L’anno appena terminato si è chiuso-segnala Carrefour Italia- con un calo dell’1,5% dei volumi di vendita, con un risparmio di 1,1 miliardi di euro sui prodotti confezionati e un indice della fiducia dei consumatori sceso a 46 punti (-6 rispetto al 2011)

    14/01/2013 15:22

    Frena la Grande distribuzione nel 2012. L’anno appena terminato si è chiuso con un calo dell’1,5% dei volumi di vendita, con un risparmio di 1,1 miliardi di euro sui prodotti confezionati e un indice della fiducia dei consumatori sceso a 46 punti (-6 rispetto al 2011). A segnalare il trend negativo è Carrefour Italia sulla base di analisi Nielsen.

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