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Secondo il rapporto Global Survey Fresh Food di Nielsen il 23% dei connazionali compra frutta e verdura tra le 4 e le 6 volte alla settimana, rispetto al 19% degli europei e al 21% della media globale
20/03/2013 13:13
Gli italiani acquistano più frequentemente rispetto a tutti gli altri europei prodotti freschi (carne e pollo, pesce, frutta e verdura, pane, prodotti di salumeria, latte e formaggi), consumandone anche più porzioni al giorno. Il dato emerge dalla ricerca Global Survey Fresh Food di Nielsen che ha analizzato le scelte dei consumatori, tra il 10 agosto e il 7 settembre scorsi. Secondo il rapporto il 23% degli italiani acquista frutta e verdura tra le 4 e le 6 volte alla settimana, rispetto al 19% degli europei e al 21% della media globale. Il 37% degli italiani, contro il 31% della media europea e globale, consuma 2 volte al giorno frutta e verdura
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In Italia i prodotti a denominazione non sono identificati per il 45% dei connazionali nonostante siano apprezzati sul mercato dal 67% degli acquirenti perchè buoni e genuini e dal 51% perché di qualità
18/03/2013 16:04
Sugli scaffali vanno a ruba, ma in pochi sanno veramente riconoscerli: i prodotti Dop, conosciuti per le loro ottime caratteristiche organolettiche, non sono infatti identificati per il 45% dei connazionali nonostante siano apprezzati sul mercato dal 67% degli italiani perchè buoni e genuini e dal 51% perché di qualità. Nel dettaglio, secondo uno studio promosso dalla rivista Viaggi del Gusto Magazine, condotto tramite interviste web a oltre 1.300 italiani, uomini e donne, di età compresa tra 18 e i 55 anni, per rilevare qual è la loro preparazione sui prodotti tipici del made in Italy, ben 6 italiani su 10 quando fanno la spesa scelgono principalmente di acquistare prodotti Dop.
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Nel 2012 la spesa per gli ingredienti base per la preparazione degli alimenti sono in netta controtendenza rispetto al calo complessivo dell’1,5 per cento degli alimentari registrato nella grande distribuzione.
17/03/2013 16:03
Oltre 21 milioni di italiani dichiara di preparare alimenti in casa come yogurt, pane, gelato o conserve e di questi oltre 11,2 milioni lo fanno regolarmente in tempi di crisi economica. Nel 2012 - sostiene la Coldiretti con lo studi"Gli italiani a tavola nel tempo libero con la crisi" - si è verificato un aumento record in quantità degli acquisti di ingredienti base per la preparazione degli alimenti come farina (+8 per cento), uova (+6 per cento) e burro (+4 per cento)
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I rincari dei prodotti dolciari - secondo l'Osservatorio nazionale Federconsumatori- superano l'8 per cento
16/03/2013 13:36
Rincari pesanti per colombe e uova di cioccolato. L’aumento dei prodotti delle prossime festività pasquali- secondo rilevazioni dell’Osservatorio nazionale Federconsumatori- è di un +8% per le colobe e di un + 8,5% per le uova di cioccolato.
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La classifica di gradimento è stata stilata da Veronafiere sulla base di una ricerca SymphonyIri. Al top ten Chianti, Montepulciano Bonarda. Perde “audience” il Nero d'Avola
13/03/2013 15:23
Con un consumo di 14 milioni di litri per un importo di spesa pari a 44 milioni di euroil Lambrusco nel 2012 è il vino più amato dagli italiani. A ruota seguono il Chianti, Montepulciano Bonarda. Perde “audience” invece il Nero d'Avola (-30,2%) a causa pero' del prezzo schizzato di quasi il 21%. Tra new entry il marchigiano-abruzzese Pecorino, Grillo, Traminer e la Falanghina.
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L'associazione dei consumatori ha presentato un esposto alle Procure di Roma e Torino contro il rincaro "abnorme" dei prezzi
09/03/2013 14:47
Un j’accuse netto e chiaro. Il Codacons, associazione dei consumatori, si scaglia contro il rincaro dei prezzi del biologico presentando un esposto alle Procure di Torino e Roma e allegando una tabella che compara i prezzi all'origine ed al dettaglio. Per l’organismo di tutela dei consumatori il rincaro, considerato “abnorme” arriva a un +1.700%.
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Con la crisi nel 2013 quasi un italiano su tre (32 per cento) a pranzo consuma esclusivamente un piatto di pasta che sazia di piu’ e costa di meno mentre solo il 18 per cento dichiara di fare quotidianamente un pranzo completo
08/03/2013 16:31
Nel 2013 è crollato il consumo di carne degli italiani con un taglio del 7 per cento nelle macellazioni bovine nel primo bimestre, rispetto allo scorso anno. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti dalla quale si evidenzia che uno degli effetti piu’ evidenti della crisi è il cambiamento nelle abitudini alimentari degli italiani. A farne le spese - sottolinea la Coldiretti - è stata soprattutto la carne rossa sulla quale ha pesato nell’ultimo mese anche l’allarme generato dallo scandalo carne di cavallo
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In diminuzione nel mese di febbraio, secondo l'ultimo report dell'Istat, gli alimentari non lavorati (+3% dal +4,8% di gennaio) e quelli freschi (1,5% dall'1,7% di gennaio)
01/03/2013 16:36
Rallentano i prezzi dei prodotti del carrello della spesa a febbraio. Secondo l’ultimo report dell’Istat i prodotti acquistati con maggiore frequenza aumentano dello 0,4% su base mensile e del 2,4% su base annua, in ulteriore rallentamento dal 2,7%
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Sono quasi 33 milioni i concittadini-secondo un'analisi della Coldiretti- che per effetto della crisi hanno ridotto o annullato lo spreco di cibo facendo piu’ attenzione agli acquisti nel negozio e nel ristorante
24/02/2013 13:12
Roma- Quasi 33 milioni di italiani sono diventati piu’ virtuosi anche per effetto della crisi ed hanno ridotto o annullato lo spreco di cibo facendo piu’ attenzione agli acquisti nel negozio, nel
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Nel 2012 –secondo l’ultima analisi Istat sul commercio al dettaglio- la crisi spinge i punti vendita “low cost” che crescono di un +1,6%. A ruota i supermercati con uno 0,1%
22/02/2013 14:25
Di certo il dato non si presenta come una sorpresa vista la stagnante crisi economica. Nel 2012 –secondo l’ultima analisi Istat sul commercio al dettaglio- gli unici esercizi a crescere sono stati i punti vendita “low cost” ovvero i discount alimentari che hanno registrato un incremento dell’1,6%. A ruota supermercati (+0,1%), in calo tutti altri tipi di esercizi . Gli affari si contraggono per la grande distribuzione (-0,9%) e per i piccoli negozi (-3,1%).