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Secondo una ricerca Doxa-Aidepi sono 21 milioni gli adulti nella penisola che consumano il prodotto dolciario. Gli “habitue” sono soprattutto gli under 35
30/05/2017 11:54
Un Paese di Peter Pan. Ad andare matti per le merendine in Italia non sono solo i bambini, ma anche gli adulti. Secondo una ricerca Doxa-Aidepi (Associazione delle industrie del dolce e della pasta) sono ben 21 milioni i “grandi” che consumano merendine. Ma se da un lato- si spiega in una nota- i numeri di questa ricerca raccontano la fidelizzazione degli italiani verso quest’alimento, dall’altro emerge che i nostri connazionali si lasciano ingannare dalle “bufale” che da anni si sono diffuse (soprattutto on line) intorno alle merendine. Nel particolare emerge che nel nostro Paese- il 38% degli italiani sono consumatori di merendine e lo fanno in media 2 volte a settimana. Gli “habitue” di questo prodotto soprattutto under 35 (il 59%) che alla merendina non sanno proprio rinunciare.
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Incremento di vendita del 4 per cento nei primi due mesi del 2017 per l'ortofrutta. A segnalarlo è il rapporto del Macfrut Consumers' Trend
24/04/2017 14:51
Nella storia. Mai così bene da 17 anni a questa parte. La frutta e verdura nell’uso domestico va forte. A segnalarlo sono gli analisti del Rapporto del Macfrut Consumers' Trend che registrano un incremento del +4% nei primi due mesi del 2017. Nel dettaglio – si spiega una nota - con circa 1,3 milioni di tonnellate, gli acquisti di frutta e verdura, sono stati maggiori del +4%. La frutta è stata acquistata per volumi superiori alle 711mila tonnellate (+4% sul primo bimestre 2016), mentre gli ortaggi per oltre 590mila tonnellate (+5%). Per entrambe le macro categorie i quantitativi del periodo gennaio-febbraio 2017 sono stati i più elevati della serie storica elaborata da Cso Italy a disposizione (dal 2000)
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La tendenza sui consumi è dell'Osservatorio di Agriumbria. Nell'ultimo anno le quantità di prodotto portate in tavola dagli italiani sono scese in media a 85 grammi al giorno
29/03/2017 16:51
Pazzi per la carne di maiale. Ne mangiamo 37 chili a testa all'anno. Non sfigurano però neanche la carne bovina (21 chili) e quella avicola (19 chili). Il dato sul consumo è dell’Osservatorio nazionale sui consumi delle carni di Agriumbria che sarà presentato nel corso della fiera a Bastia Umbria, nel polo fieristico di Umbriafiere, dal 31 marzo al 2 aprile prossimi. Ad oggi- si spiega in una nota- le quantità di carne portate in tavola dagli italiani sono scese in media a 85 grammi al giorno. Crollano i wurstel (-16,4%), la carne in scatola -9,9%, e la carne rossa -2,8% oltre che il prosciutto crudo -2,4%. La carne rossa viene in parte sostituita con carni bianche, con le preparazioni fresche di carni di animali da cortile e di coniglio a +3% e quelle dal pollame +1,1%.
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Secondo una ricerca Censis l'incremento di acquisto nel biennio 2015-2016 è dell'1,1%. Oggi gli italiani destinano al food il 14,3%, una quota che è ben al di sopra della media europea dell'11,4%
24/03/2017 10:12
Gli italiani tornano a spendere per il cibo, ma con prudenza. La crescita, nel biennio 2015-2016, è dell’1,1 per cento, ma è ancora distante dai livelli pre-crisi. Tra il 2007, anno precedente allo scoppio della crisi economica, e il 2016 il calo dei consumi alimentari è stato del 10,9%. A scattare la fotografia dei consumi alimentari, la ricerca "Il futuro dell'alimentazione, tra stili di vita contemporanei e nuovi modelli di fruizione", commissionata da Nestlè Italia al Censis. Oggi i connazionali destinano al food il 14,3%, una quota- si legge in una nota- che è ben al di sopra della media europea dell'11,4%. La ricerca evidenzia inoltre che gli italiani nello scegliere cosa comprare gli italiani non badano al prezzo. Solo per l'1,3% infatti è un fattore discriminante, contro il 32% del resto d'Europa.
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Secondo un’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat e Ismea a far segnare il maggior incremento degli acquisti familiari per la tavola nel 2016 è l'ittico con un balzo record del 5%. Bene anche gli altri prodotti legati alla salute
12/03/2017 14:59
Gli italiani a tavola si scoprono più salutisti. Secondo un’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat e Ismea a far segnare il maggior incremento degli acquisti familiari per la tavola nel 2016 è il pesce fresco con un balzo record del 5% in Italia, in netta controtendenza con i consumi alimentari complessivi che risultano in calo dell'1%. L’organizzazione agricola sottolinea in particolare che l'aumento della domanda interna e' soddisfatto soprattutto dalle importazioni (+3%) con circa 2 pesci su 3 finiti nel piatto che sono stranieri. Complessivamente- si legge in una nota- il 2016 premia prodotti associati a indiscusse proprieta' benefiche
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Dall'analisi realizzata da Iri per Vinitaly emerge una crescita dei prodotti a denominazione e il buon andamento del biologico nella grande distribuzione. Calo dell'8,6% per quello confezionato
10/03/2017 11:50
Il derby del vino è vinto dalla bottiglia da 75cl. Il brik di cartone e tutti i formati alternativi rimangono nelle retrovie. Sugli scaffali della Grande distribuzione organizzata crescono le vendite delle bottiglie di vino a denominazione d’origine e gli spumanti. Bene anche il biologico che continua la sua marcia trionfale. E’quanto emerge dalla ricerca sull’andamento del mercato del vino nella Grande distribuzione nel 2016 svolta dall’istituto di ricerca Iri che sarà presentata a Vinitaly (Verona 9/12 aprile). Dai dati ufficializzati la Grande distribuzione si conferma il canale di vendita di gran lunga più grande nel mercato del vino con 505 milioni di litri venduti nel 2016 per un valore di un miliardo e mezzo di euro.
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I dati del costo al consumo arrivano da Tirreno Ct, fiera dedicata alle ultime novità nel settore delle forniture per alberghi, ristoranti, bar, pasticcerie, gelaterie. Catanzaro e Messina le località più economiche
21/02/2017 11:31
La maglia nera del caffè va a Brescia. Nella città lombarda infatti il costo per una singola tazzina di caffè è il più alto di tutta Italia. Stessa cosa per il cappuccino. Il prezzo per il primo è di 1,30 euro e per il secondo è di 1,90 euro. Il dato arriva da Tirreno C.t., fiera dedicata alle ultime novità nel settore delle forniture per alberghi, ristoranti, bar, pasticcerie, gelaterie in corso fino al 22 febbraio a Carrara Fiere. Dall’analisi emerge che una tazzina di caffè al bar varia da 0.80 centesimi di Catanzaro e Messina all'1,3 euro appunto di Brescia per un valore medio in Italia di 0,98 centesimi
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Secondo il rapporto "Vegan Italia 2017" calano i consumi delle carni e dei salumi a vantaggio dei latti vegetali, zuppe, piatti pronti, condimenti, salse e sostituti dei secondi piatti
01/02/2017 16:05
Crescono i followers dei prodotti vegani in Italia. E’ quanto emerge dal rapporto "Vegan Italia 2017". L'indagine, svolta dall'osservatorio Veganok che ha analizzato le vendite dei vari prodotti alimentari nei primi 10 mesi del 2016, rispetto allo stesso periodo del 2015. Allo stato attuale delle cose le persone che si dichiarano vegane nel Belpaese sono il 2,6%, di cui il 59% donne e il 41% uomini.
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Dal rapporto 2017 dell'Istituto di studi politici, economici e sociali emerge che la preferenza negli acquisti alimentari è per i prodotti made in Italy. Tra il cibo etnico vincono cous cous, riso cantonese e sushi
26/01/2017 14:50
I colori del tricolore tingono il carrello della spesa degli italiani. Stando infatti al rapporto Italia 2017 dell'Eurispes nell`acquisto di beni alimentari si prediligono i prodotti made in Italy (74,1%), il 53,1% acquista spesso prodotti con marchio Dop, Igp, Doc e per oltre la metà dei casi (59,3%) a essere privilegiati sono i prodotti a km zero, nell`80,4% quelli di stagione. Leggermente più basso invece il numero (39,4%) di chi acquista spesso prodotti biologici. Il 75,4% dei consumatori controlla l`etichettatura e la provenienza degli alimenti; evita di comperare prodotti nei negozietti etnici (62%) e di marche che non conosce (66,9%). Il 59,9%, inoltre, preferisce non acquistare prodotti contenenti olio di palma. Il 7,6% del campione segue una dieta vegetariana o vegana. In particolare, il 4,6% degli intervistati si dichiara vegetariano (-2,5% rispetto al 2016) mentre i vegani arrivano al 3% (erano l`1%).
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La tendenza del consumatore emerge dal sondaggio dell'Unione nazionale consumatori nell'ambito campagna di informazione 'Nutritevi dei colori della vita' di Unaproa. La preferenza è pari al 71 per cento del campione di studio
25/01/2017 13:09
Un ristorante che propone un menù con una più ampia scelta di frutta fresca è maggiormente gradito dal consumatore per una quota pari al 71 per cento del campione di studio. E’ quanto emerge dal sondaggio 'Frutta e verdura al ristorante: soddisfatto dell'offerta?' lanciato dall'Unione nazionale consumatori sul sito www.consumatori.it e sui suoi canali social e i cui risultati sono stati presentati oggi nella conferenza stampa della campagna di informazione e promozione 'Nutritevi dei colori della vita', promossa da Unaproa e cofinanziata da Unione europea e Stato italiano. E ‘ stato rilevato inoltre che 18 rispondenti su 100 pensano che una maggiore offerta sul menù è preferibile ma non indispensabile e 11 su 100 non la considerano una discriminante fondamentale.