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Filiera Corta

  • I consumi alimentari sorridono con le festività natalizie

    Secondo una rilevazione di Confartigiantato gli acquisti, per il mese di dicembre, dovrebbero aumentare di un +21,2% rispetto alla media dei consumi mensili di tutto l'anno. Sui mercati esteri l'export di food 'made in Italy' tocca i 29,6 miliardi

    07/12/2015 14:10

    Con le festività natalizie torna il sereno sui consumi alimentari. Secondo una rilevazione di Confartigianato gli acquisti, per il mese di dicembre, dovrebbero aumentare di un +21,2% rispetto alla media dei consumi mensili di tutto l'anno. Conti alla mano si parla di un incremento di 2,6 miliardi per un valore di 15,2 miliardi. Intanto sui mercati esteri “spopola” l'export di food 'made in Italy' che segna un "record storico" nel 2015, raggiungendo 29,6 miliardi di euro, segnala sempre Confartigianato

  • Acquisti in aumento per l'e-commerce alimentare

    Il settore del cibo e bevande ha messo a segno- spiega una ricerca del Movimento del cittadino-Frodialimentari-la percentuale piu' alta di crescita insieme all'editoria

    30/11/2015 16:36

    Gli acquisti online dei prodotti agroalimentari nel 2015 crescono del 30% per un importo pari a 460 milioni di euro. Il settore del cibo e bevande ha messo a segno- spiega una ricerca del Movimento del cittadino-Frodialimentari realizzata in collaborazione con il Corpo forestale dello Stato- la percentuale piu' alta di crescita insieme all'editoria a pari percentuale, precedendo informatica (+21%) e abbigliamento (+19%).

  • Carrello della spesa: crescono i prezzi dei beni alimentari. Sale il costo di frutta e verdura

    30/10/2015 20:39

    Carrello della spesa sempre più caro, soprattutto per il forte rialzo dei prezzi della verdura. I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona, ad ottobre, sono aumentati dello 0,3% su base mensile e dell'1,5% su base annua (in accelerazione dal +1,2% di settembre). I prezzi dei Vegetali freschi sono saliti del 16,3% su base annua). E' la stima provvisoria dell'Istat.

  • L'imbarazzo frena la doggy bag

    Da un'indagine Waste Watcher risulta ancora lontano l'uso in Italia del contenitore d'asporto dei cibi avanzati nel piatto del ristorante. Tra le motivazioni la vergogna di farne richiesta

    29/10/2015 16:48

    In Italia la richiesta di portarsi a casa il cibo dopo il pasto in un ristorante genera ancora una sorta di imbarazzo culturale pari al 77% di un campione interpellato da Waste Watcher, Osservatorio nazionale sugli sprechi di Last Minute Market/Swg. Il dato è stato ufficializzato in occasione del lancio a Roma del progetto “Doggy bag – se avanzo mangiatemi” consistente nell’adozione da parte di diciotto ristoranti della Capitale del contenitore d’asporto utile a portare gli avanzi del ristorante nella propria abitazione. La città di Roma fa dunque un primo passo verso un adeguamento internazionale grazie a un progetto, promosso su scala nazionale, di Comieco (Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica) e Slow Food Italia che hanno creato, per il raggiungimento dell’obiettivo, dei “porta avanzi” d’autore, cioè disegnati secondo un design lifestyle

  • Abitudini alimentari, ecco cosa mangiamo e quanto spendiamo

    Un'analisi, elaborata tramite un'App, dimostra che Spagna, Danimarca e Germania sono i Paesi che registrano il maggior consumo di cibo e bevande, mentre l’Italia si posiziona solo al quindicesimo posto

    28/10/2015 12:45

    L’Italia è solo al quindicesimo posto in Europa per consumo di cibo e bevande. Probabilmente- spiegano gli esperti della ricerca elaborata da Qlik (ndr leader nella Visual Analytics), nello Stivale si preferisce più la qualità che la quantità. Sono invece gli spagnoli i leader di questa speciale classifica relativa alle abitudini alimentari in Italia e negli altri Paesi Europei. In particolare le informazioni, insieme ad altre, sono state raccolte all’interno dell’applicazione “Quanto sei Europeo?”, per fornire una panoramica completa su somiglianze e differenze tra i Paesi europei

  • Cresce la voglia di mangiare fuori casa

    Nel 2015 Fipe prevede un trend positivo per la ristorazione con un aumento del giro d'affari dello 0,8%. La spesa e' quantificata in 76 miliardi di euro

    26/10/2015 23:30

    Gli italiani tornano al ristorante: i numeri parlano chiaro e confermano un trend positivo, come risulta dall’ultimo Rapporto Ristorazione a cura della Fipe - Federazione Italiana Pubblici Esercizi. Per il 2015, infatti, la previsione del Centro Studi Fipe è di un incremento dello 0,8% che porterà la spesa nominale a 76 miliardi di euro. Nel complesso la spesa delle famiglie italiane nel 2014 si è attestata su 74.664 milioni di euro in valore e 69.473 milioni in volume con un incremento reale sul 2013 dello 0,7%.

  • La metà degli italiani non conosce il significato di made in Italy agroalimentare

    E' quanto emerge da un'indagine Granarolo sui bisogni informativi dei consumatori. Lo studio rileva che il 95 per cento degli intervistati ritiene importanti le etichette alimentari, ma soltanto il 18% le legge integralmente

    20/10/2015 11:18

    Sul fronte della comunicazione e informazione alimentare c’è ancora molto da lavorare. Ad oggi, secondo un’indagine del gruppo lattiero caseario Granarolo, il 50 per cento di un campione di intervistati non conosce il significato di “Made in Italy” di un prodotto alimentare (non necessariamente prodotto con materie prime italiane), il 30 per cento circa crede che sia stato realizzato con materie prime italiane ma il 96% (quasi totalità) ritiene importante un prodotto realizzato con materie prime italiane ed è disposto a spendere fino al 73% in più per averlo.

  • Perde colpi il rito della pausa caffè. La crisi penalizza l'abitudine italiana

    Da una ricerca diffusa da Confida emerge che il settore dei distributori automatici lo scorso anno ha accusato un taglio dei consumi di circa l'8%. Male anche le vendite di bevande fredde e snack

    19/10/2015 15:47

    Crolla sotto i colpi della crisi economica anche uno dei riti degli italiani: la pausa caffe' in ufficio: il settore dei distributori automatici lo scorso anno ha accusato un taglio dei consumi di circa l'8%. Non va meglio per la presenza negli uffici delle macchine utili al servizio: il numero è in calo, in tutta Italia oggi sono 2 milioni e 352mila e per la prima volta negli ultimi anni sono sotto i 2,4 milioni. Il calo più evidente è per le macchine Ocs (le piccole per ufficio a cialde o capsule), ma scendono anche le vendite di bevande fredde (-7%) e snack (-8%).

  • Più della metà degli italiani mangia cibo scaduto

    E'quanto emerge da un'analisi della Coldiretti. A guidare i comportamenti dei connazionali è la scarsa conoscenza delle informazioni fornite in etichetta e il significato tra “da consumarsi preferibilmente entro il..” e “da consumarsi entro"

    18/10/2015 13:19

    E' del 55 per cento la quota di italiani che mangiano cibo oltre il limite di tempo indicato nelle confezione se la stessa non è danneggiata e se il prodotto sembra comunque in buono stato. A segnalarlo è un’analisi Coldiretti sulla base dei dati Eurobarometro del settembre 2015 dai quali emerge che solo il 32 per cento li getta via e l’11 per cento decide in base al tipo di alimento, mentre il 2 per cento non risponde. A guidare i comportamenti degli italiani – sostiene l’organizzazione agricola - è la scarsa conoscenza delle informazioni fornite in etichetta con riguardo alla scadenza dei prodotti ed in particolare in merito al diverso significato tra “da consumarsi preferibilmente entro il..” e “da consumarsi entro”.

  • Il mercato premia il latte bio. Il giro d'affari è di cento milioni di euro

    Il dato economico è rilevato da Ismea. Buono l'andamento dei derivati. L’unico segnala negativo riguarda il latte Uht, che risulta in flessione del 4,4%

    16/10/2015 16:39

    Gli italiani hanno speso per latte e derivati bio 100 milioni di euro nel 2014. Una cifra destinata a crescere visto il trend positivo degli acquisti anche nei primi sei mesi del 2015. Avanza a ritmo particolarmente sostenuto lo yogurt (+10,4%) accanto a variazioni positive ma meno importanti per formaggi e latticini (+2,1%) e latte fresco (+0,7% ). L’unico dato negativo riguarda il latte Uht, che risulta il flessione del 4,4%. E’ quanto emerge da un’analisi Ismea che verrà presentata alla prossima edizione della Fiera Internazionale del Bovino da Latte (CremonaFiere, 28-31 ottobre) durante il convegno organizzato in collaborazione con l’ente fieristico cremonese e in programma per il 28 ottobre alle ore 14.30 presso la Sala Guarneri.

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