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Filiera Corta

  • Lisbona e Roma le città più convenienti per consumare caffè. Oslo la più cara

    In occasione della giornata dedicata alla bevanda l'associazione dei consumatori Federconsumatori ha tracciato un quadro sul prezzo di una tazzina in varie località del mondo

    01/10/2016 11:41

    Il luogo nel mondo meno costoso per consumare una tazzina di caffè è Lisbona (70 centesimi). Anche a Roma (90 centesimi) e a Bangkok (1,03 euro) il piacere di un caffè è accessibile. A rilevarlo è l'osservatorio nazionale Federconsumatori che in occasione della giornata internazionale del caffè che si celebra oggi, ha fatto un check in giro per i continenti, per vedere quanto costa l'espresso nelle principali città. In particolare dall’indagine si certifica che il prezzo della bevanda va da 70 centesimi a 4,50 euro. Oslo è la città dove costa di più (4,50 euro), gli altri posti dove è meno conveniente prendere il caffè sono: El Cairo e Tokyo (3,20 euro), e Sidney (3,19 euro).

  • A colazione il dolce vince facile

    Con la riapertura delle scuole un’indagine realizzata dall’Osservatorio Doxa – Aidepi “Io comincio bene” fa luce sui gusti dei bambini e i ragazzi tra i 3 e i 18 anni: tra i prodotti preferiti trionfano i biscotti

    12/09/2016 16:45

    Vince facile. E il risultato appare abbastanza scontato. La colazione dei bambini e i ragazzi tra i 3 e i 18 anni prima di andare a scuola è dominata dal dolce. La conferma arriva da un’indagine realizzata dall’Osservatorio Doxa – Aidepi “Io comincio bene” alla vigilia della riapertura degli istituti scolastici. Nella classifica dei preferiti risultano esserci i biscotti (75% delle preferenze), seguiti da cereali da prima colazione, muesli e riso soffiato (58%), dolci fatti in casa (43%) e merendine (38%). Yogurt, classico o alla frutta, per il 32%. Mentre 1 bambino su 4 ( 25-27%) sceglie pane o fette biscottate con creme spalmabili, marmellata o miele. Per tutti la bevanda preferita al pasto del risveglio è il latte: bevuto da solo (50%) o con aggiunta di polveri al cacao (43%), o con un po’ di caffè, soprattutto per i più grandi, nel classico caffelatte (32%) o cappuccino (23%).

  • Gli italiani si scoprono fondamentalisti del bio. Aumentano le famiglie che acquistano biologico

    Negli ultimi dodici mesi i nuclei che hanno acquistato almeno una volta un prodotto alimentare del settore sale dal 69% del 2015 al 74% del 2016. L'alimento più acquistato è l'ortofrutta fresca

    09/09/2016 16:14

    Sempre più fondamentalisti ed integralisti. Gli italiani che scelgono i cibi bio sono sempre di più. Negli ultimi dodici mesi la quota di famiglie che ha acquistato almeno una volta un prodotto alimentare biologico, si legge in una nota, sale dal 69% del 2015 al 74% del 2016 con il risultato che nel Belpaese più di 7 famiglie su 10 (circa 18 milioni di nuclei familiari) hanno acquistato una volta nell'ultimo anno almeno un prodotto biologico. E' quanto emerge dalla ricerca Ice-Sana 2016 ''Tutti i numeri del Bio'' curata da Nomisma con il patrocinio di FederBio e AssoBio. Ad oggi il giro d’affari è cresciuto di un+ 1,2 mln rispetto al 2015. Il vero exploit nelle vendite lo hanno però registrato i prodotti made in Italy che in sette anni, dal 2008 ad oggi, ha collezionato un'aumento della domanda del 408% e del 16% rispetto al 2015.

  • Va a Rimini l'oscar per lo scontrino meno conveniente. Benevento la meno costosa

    E’ quanto emerge dall'indagine realizzata da Il Sole 24 Ore sui dati dell'Osservatorio prezzi dello Sviluppo economico. L’analisi è stata condotta sul costo medio del carrello della spesa basandosi su uno scontrino per un paniere di 20 prodotti alimentari

    16/08/2016 15:35

    Fare la spesa a Rimini costa di più di tutte le altre città italiane. La località dell’Emilia Romagna è seguita da Ferrara e Ravenna. Nella top ten delle più costose ci sono anche Reggio Emilia e Bologna. La città più conveniente è invece Benevento tallonata da Catanzaro e Napoli. E’ quanto emerge dall'indagine realizzata da Il Sole 24 Ore del Lunedi' sui dati estratti dall'Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico. L’analisi è stata condotta sul costo medio del carrello della spesa basandosi su uno scontrino per un paniere di 20 prodotti alimentari di prima necessità (come pane, carne, acqua e caffe'). Dalla ricerca lo scontrino a Benevento risulta essere del 30% piu' basso rispetto a Rimini

  • Sempre più numerosi gli addicted del vino biologico

    A rilevarlo il Wine Monitor di Nomisma, che inserisce il fenomeno nel contesto della più generale crescita dei consumi alimentari di prodotti bio. In aumento le superfici dedicate alla coltivazione

    09/08/2016 16:54

    Il vino biologico in Italia tocca il traguardo dei10,6 milioni consumatori in soli due anni a dispetto del generale calo dei consumi enologico nel Belpaese. A segnalarlo è Wine Monitor di Nomisma, che inserisce il fenomeno nel contesto della più generale crescita dei consumi alimentari di prodotti bio in Italia. Nella sola Grande distribuzione - fa sapere Wine Monitor a proposito dei prodotti biologici - il primo semestre 2016 ha chiuso ancora una volta con un balzo a doppia cifra (+20,6% rispetto al primo semestre 2015) e di questo fermento beneficia anche il settore vitivinicolo, dove, a un crescente interesse da parte del consumatore, corrisponde anche una crescita delle superfici dedicate a tale tipo di coltivazione (+128% negli ultimi 10 anni).

  • Gli italiani bevono meno, ma meglio. Diminuiscono i consumatori delle bevande a più alta gradazione alcolica

    Nel quinquennio 2011-2015- secondo una ricerca Nielsen per Federvini- i consumatori delle bevande a più alta gradazione alcolica sono scesi di 5% . L’85% degli intervistati ritiene utili le informazioni sulle etichette

    01/08/2016 12:12

    Nello Stivale gli italiani bevono meno e bevono meglio. E’ quanto riscontrato da Nielsen attraverso una recente ricerca condotta per Federvini – Federazione Italiana Industriali produttori, Esportatori e Importatori di vini, acquaviti, liquori, sciroppi, aceti ed affini - sul consumo delle bevande alcoliche in Italia nel quinquennio 2011-2015. Negli ultimi 5 anni si è assisto- si spiega in una nota ad una diminuzione del 5% pari a 1,8 milioni di consumatori in meno soprattutto nella categoria delle bevande a più alta gradazione alcolica ovvero liquori, distillati e cocktail. In termini di modalità di consumo si evidenzia che per il 61% degli italiani intervistati da Nielsen, le bevande alcoliche vengono consumate insieme a qualcosa da mangiare, durante un pasto o un aperitivo.

  • Pazzi per il tonno in scatola. L’alimento piace soprattutto agli under 25 e alle famiglie dove ci sono i bambini

    La certificazione è dell’Associazione Nazionale Conservieri Ittici che ha commissionato alla Doxa un’indagine sul vissuto e la conoscenza dei connazionali rispetto al prodotto. I consumatori totali sono il 94% della popolazione

    02/07/2016 11:49

    Ghiotti di tonno in scatola. Sette italiani su 10 lo inseriscono infatti nella “top five” degli alimenti a cui non saprebbero rinunciare insieme a carni bianche, legumi, yogurt e bresaola. La certificazione è dell’Associazione Nazionale Conservieri Ittici che ha commissionato alla Doxa un’indagine sul vissuto e la conoscenza dei connazionali rispetto al prodotto. Dall’analisi emerge che i consumatori totali di tonno sono il 94% della popolazione e quasi 1 italiano su 2 (43%) lo mangia ogni settimana, soprattutto perché è facile, veloce da preparare e versatile. L’alimento piace soprattutto agli under 25 e alle famiglie dove ci sono i bambini.

  • Spesa online: lo smartphone va a braccetto con i consigli della nonna

    Un'indagine di Cortilia dimostra che il 70% degli utenti, pur scegliendo soluzioni all’avanguardia per il proprio shopping, si fida solo della parola di parenti e amici per valutare l’affidabilità dei siti di e-commerce

    20/06/2016 14:53

    Nell’epoca degli smartphone, dei blog e dei social network, ci si fida ancora del passaparola È quanto emerge dall’indagine annuale condotta su un campione di 2.500 utenti da Cortilia, uno dei primi mercati online di prodotti agricoli, per capire come si stanno evolvendo le abitudini di chi fa la spesa online: paradossalmente, pur scegliendo soluzioni all’avanguardia per il proprio shopping, il 70% degli utenti si fida solo della parola di parenti e amici per valutare l’affidabilità dei siti di e-commerce. Allo stesso modo, chi sceglie di fare acquisti online non abbandona l’abitudine di fare la spesa almeno una volta a settimana al supermercato o nei mercati e piccoli negozi di quartiere.

  • Oltre sette milioni di persone il potenziale del digital takeaway

    E' quanto emerge dal primo osservatorio nazionale sul mercato realizzato da Just Eat. L’indagine, strutturata su un campione di 2.000 persone, segnala che la frequenza media di ricorso al servizio è di circa 4/5 volte al mese

    16/06/2016 16:13

    È di oltre 7 milioni di persone il potenziale del digital takeaway in Italia, con una percentuale pari al 19% di italiani che dimostrano una “intention to buy” nel mercato dell’online food delivery. Sono queste le principali evidenze tracciate dal 1° Osservatorio Nazionale sul mercato del takeaway in Italia realizzato da Just Eat, il servizio per ordinare online pranzo e cena a domicilio, in collaborazione con GfK Eurisko. L’indagine- si legge in una nota- è una fotografia strutturata su un campione di 2.000 persone rappresentative della popolazione italiana e ideata con l’obiettivo di identificare i comportamenti e le abitudini degli italiani nel consumo e nell’ordinazione di cibo a domicilio.

  • L'Italia è nella top ten dei paesi più cari per il prezzo del cibo

    Secondo dati relativi al 2015 diffusi da Eurostat il Belpaese è all’ottavo posto. Al Nord Europa più costosi per cibo e alcol, l’area geografica dell’Est la più economica

    15/06/2016 16:07

    I prezzi dei generi alimentari in Italia sono tra i più alti dei 28 Paesi dell’Unione europea. L’Italia secondo dati relativi al 2015 diffusi da Eurostat- e' l'ottavo Paese d'Europa piu' caro per mangiare. Dallo studio emerge che pane, pasta e cereali sono i quinti piu' cari in Ue, latte, uova e formaggio i sesti piu' cari, mentre la carne e' la nona piu' cara. Vino e alcolici sono i tredicesimi piu' cari. Eurostat segnala che i Paesi nordici sono i piu' costosi per cibo e alcol, e i Paesi dell'Est come i piu' economici.

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