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Filiera Corta

  • Sono in trenta milioni a scegliere snack e caffè dai distributori automatici

    La rilevazione è di Accenture per Confida. Nel 2015 si registra un fatturato di circa 3,4 miliardi di euro (+3,1%) e 10,5 miliardi di consumazioni (+2,6%), rispetto al 2014

    17/03/2016 16:13

    Cresce in Italia l’apprezzamento per gli snack e il caffè dei distributori automatici. Ad oggi, secondo uno studio di Accenture per Confida (Associazione italiana della distribuzione automatica), sono 30 milioni gli italiani che utilizzano i distributori automatici e macchine a capsule e cialde: nel 2015 si registra un fatturato di circa 3,4 miliardi di euro (+3,1%) e 10,5 miliardi di consumazioni (+2,6%), rispetto al 2014.

  • Caffè lungo all'americana? No, thanks. In Italia la parola d'ordine è "espresso"

    Ad oggi i bar italiani servono in un anno 6 miliardi di espressi per un volume d'affari di 6,6 miliardi di euro, cappuccino compreso. Serviti in media al giorno 175 caffè e cappuccini per un incasso giornaliero di 184 euro

    25/02/2016 16:31

    Lo straniero non passa. In Italia il caffè lungo all'americana ancora non fa breccia. E qualcuno direbbe per fortuna. Ad oggi i bar italiani servono in un anno 6 miliardi di espressi per un volume d'affari di 6,6 miliardi di euro, cappuccino compreso. Il consumo è di 47 milioni di chilogrammi di miscela. Tradotto in numeri parliamo 175 caffè e cappuccini serviti al giorno in media da un bar italiano per un incasso giornaliero di 184 euro.

  • Spesa alimentare, le famiglie riducono quantità e qualità. In calo l'acquisto di olio e vino

    E’ quanto emerge dall’analisi della Filcams Cgil-Fondazione Di Vittorio-Tecne' sui consumi negli ultimi dieci anni. Nel 2015 gli acquisti per mangiare sono pari 1.440 euro mensili

    13/02/2016 13:45

    E’ diminuita complessivamente di quasi 17 euro mensili rispetto al 2008 la spesa alimentare degli italiani. Il dato emerge dall’analisi della Filcams Cgil-Fondazione Di Vittorio-Tecne' sui consumi delle famiglie negli ultimi 10 anni. Nel dettaglio il report segnala che si spende meno per l'acquisto di olio d'oliva, carne bovina, formaggi, acqua minerale e vino. Sono invece cresciuti i consumi di uova, pollame, selvaggina, di altri olii e birra. Nel 2015 le famiglie italiane hanno speso, in media, 1.440 euro al mese per mangiare.

  • Il pollo si conferma tra le carni preferite dai consumatori italiani. Crescono le vendite

    Secondo i dati preliminari di Unaitalia gli acquisti nel 2015 sono aumentati del 3,4%. Bene negli ultimi dodici mesi l'andamento produttivo delle carni avicole

    03/02/2016 16:53

    Per le carni avicole in Italia il 2015 è stato un anno positivo. La produzione- sono i dati preliminari di Unaitalia (l'associazione che rappresenta la quasi totalità delle aziende del comparto avicolo)- è stata pari a 1.296.400 tonnellate, con un netto balzo in avanti rispetto al 2014 (+2,8%).Per il pollo la produzione aumenta del +3,9% (906.700 tonnellate contro le 872.700 del 2014). In leggero aumento anche la carne di tacchino (+0,5%). I numeri relativi ai consumi riflettono quelli della produzione e indicano nel complesso un aumento (+1,7%), con un consumo pro capite di 19,85 kg. Entrando nel dettaglio delle varie tipologie di carni avicole, mentre il consumo di carne di pollo ha registrato un aumento del 3,4% (14,4kg. p.a.), i consumi di carne di tacchino sono rimasti invariati (4,3kg. p.a.); per quanto riguarda le altre specie avicole si registrano consumi in diminuzione.

  • Aumentano i followers dell''insalata in busta

    Sono 19 milioni le famiglie nel 2015, contro 18,3 milioni di acquirenti del 2014, che acquistano prodotti di quarta gamma. La crescita è del 3% nelle vendite a valore e del 2,8% in quelle a volume

    02/02/2016 17:27

    Cresce la spesa per l’insalata in busta in Italia. Nel 2015 secondo l'Aiipa (Associazione italiana Industrie Prodotti Alimentari) e sulla base di dati Nielsen la crescita è del 3% nelle vendite a valore e del 2,8% in quelle a volume rispetto all’anno precedente. A fungere da traino per la crescita dei consumi, a fronte di una spesa media annua per nucleo familiare rimasta pressoché invariata a 34 Euro (1,92 € per singolo atto d’acquisto), è stato- si legge in una nota- l’allargamento del parco acquirenti, arrivato a 19 milioni di famiglie contro i 18,3 milioni di acquirenti di prodotti della quarta gamma del 2014

  • Eurispes: per gli italiani qualità e sicurezza del cibo contano più del risparmio

    A rilevarlo è l’Istituto di ricerca sulla base di uno studio relativo ai comportamenti di acquisto. I prodotti made in Italy sono scelti dall'80,2% dei connazionali

    28/01/2016 15:45

    Il risparmio economico va in secondo ordine di fronte alla qualità e alla sicurezza alimentare. A rilevarlo è l’Eurispes sulla base di uno studio relativo ai comportamenti di acquisto degli italiani. I prodotti Made in Italy conquistano la stragrande maggioranza degli italiani: li sceglie l`80,2%, a fronte del 77,6% del 2012. I connazionali si rivelano scrupolosi anche in tema di trasparenza: il 74,7% controlla l`etichettatura e la provenienza dei prodotti, in maniera nel complesso stabile rispetto al dato di quattro anni fa (76,8%). Ben l`81% predilige i prodotti di stagione e il 55,9% preferisce i prodotti a km 0. Sopra al 50%, anche la quota di quanti acquistano con frequenza prodotti a marchio Dop, Igp e Doc (53,8%), con un incremento di circa sette punti percentuali rispetto al 2012 (46,4%).

  • Un "I love you" in crescita per brioches e prodotti da ricorrenza

    Sono sempre di più i consumatori che scelgono prodotti artigianali di pasticceria che crescono di un 2% secondo analisi dell'associazione italiana dei semilavorati di Assitol

    25/01/2016 14:17

    Un "I love you" in crescita per pane e prodotti artigianali in barba ai prodotti industriali. Sono infatti sempre di più i consumatori finali che al momento dell’acquisto prediligono i primi ai secondi. Per brioches e prodotti da ricorrenza si parla di una crescita per entrambi dell’8 per cento in linea con l’andamento di tutta la pasticceria artigianale previsto dalla stima del 2015 che pronosticava un crescita del 2 per cento. A segnalare il buon momento è Aibi, l'associazione italiana aderente ad Assitol che rappresenta le aziende dei semilavorati di pane, pasticceria e gelateria mediante un’indagine sul comparto effettuata da Databank e resa pubblica in occasione del Sigep, il Salone internazionale della gelateria, pasticceria e panificazione.

  • Vino e formaggi i prodotti più rubati nei supermercati

    E' quanto emerge da un'analisi Coldiretti sulla base del Barometro Mondiale dei Furti nel Retail. Nel 2015 scomparsi in Italia prodotti dagli scaffali pari a un valore complessivo di 2,95 miliardi

    16/01/2016 12:34

    Vini e liquori sono tra i prodotti merceologici più rubati nei supermercati. La rilevazione è della Coldiretti sulla base di una scomparsa dei prodotti dagli scaffali pari a un valore complessivo di 2,95 miliardi in Italia nel 2015. L’analisi, realizzata secondo elementi del Barometro Mondiale dei Furti nel Retail, inserisce tra i più rubati anche. formaggi come Grana Padano e Parmigiano Reggiano e la carne fresca o trasformata. I formati già porzionati o confezioni di dimensioni ridotte sono quelli piu’ apprezzati ma crescono anche i furti dei preaffettati e dei pregrattugiati.

  • La calza della Befana è ancora piena di dolci. Battuti i giocattoli

    Un sondaggio Confesercenti-Swg in occasione del sei gennaio premia le golosità dolciarie scelte da un italiano su tre per una spesa di 64 euro a testa, in leggero calo rispetto alla festa 2015

    06/01/2016 13:01

    Tradizione rispettata nel giorno dell’Epifania. La calza della Befana con i dolci resiste nonostante la tentazioni di idee regalo alternative in periodo di saldi. Un sondaggio Confesercenti-Swg in occasione del sei gennaio registra che le golosità dolciarie vincono sui giocattoli per una spesa di 64 euro a testa, in leggero calo rispetto alla festa 2015. Venendo alle percentuali un italiano su tre (36%) ha regalato a figli e nipoti la tipica calza piena di dolci, il 9 per cento ha scelto invece di donare ai più piccoli un gioco. A mettere sotto il caminetto doni alternativi è stato invece il 12% degli italiani (erano il 10% lo scorso anno).

  • Consumo di vino con il freno tirato nel 2016. L'alcol test imbarazza gli italiani

    Un'indagine dell'Osservatorio dell'Uiv certifica una stabilità di mercato con un saldo non positivo. Tra i timori dei wine lowers il rischio di perdere punti dalla patente di guida

    05/01/2016 13:03

    Il 2016 non brillerà per il consumo di vino. La timidezza degli italiani nei confronti di Bacco nei prossimi dodici mesi sarà dovuta all'alcol test e al rischio di vedere ritirata la patente di guida o subire una diminuzione dei punti della stessa. La tendenza dal tono timoroso è tracciata da Ismea, Wine Monitor e Sda Bocconi dell'Osservatorio del vino promosso dall'Unione Italiana Vini (Uiv). L’indagine certifica nel dettaglio che i consumi rimarranno stabili per un 69% degli intervistati che consumano vino a casa e inalterato, rispetto al 2015, per chi consuma vino fuori casa (54%). Il risultato finale- spiega però l'Osservatorio del vino- è che ''il saldo tra chi prevede diminuzioni e incrementi non e' positivo.

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