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Filiera Corta

  • Vino, etichetta più "georeferenziata" per le Dop-Igp

    Una circolare del Mipaaf del 31 dicembre 2014 consente di inserire nelle informazioni dei prodotti enologici il nome geografico più ampio (Regione o provincia) in cui ricade la zona di produzione

    08/01/2015 13:18

    Acquistare un vino Dop o Igp individuando subito la zona di produzione sarà più semplice grazie a una circolare del ministero per le Politiche agricole (Mipaaf) datata 31 dicembre 2014. L’atto amministrativo permette di inserire nell’etichetta del prodotto la regione o la provincia di produzione o per meglio dire si potrà inserire il nome geografico più ampio in cui ricade la zona di produzione. Si forniscono inoltre i criteri per il corretto uso commerciale e la corretta indicazione in etichettatura ''al fine di assicurare la massima protezione alle Dop e Igp dei vini e di corrispondere alle esigenze dei produttori e degli enti ed organismi preposti alle gestione e al controllo nel settore vitivinicolo.

  • Nel 2014 decelerazione marcata per i prezzi dei prodotti alimentari

    07/01/2015 13:30

    I prezzi alimentari e quelli delle bevande analcoliche sono quelli che nella media del 2014 hanno riscontrato una decelerazione più marcata rispetto a tutti gli altri. A segnalarlo è l’Istat. La crescita in media d'anno è stati quasi nulla: +0,1%, a fronte del +2,4% del 2013. Il tasso di inflazione medio annuo per il 2014 è risultato pari a +0,2%, in rallentamento di un punto percentuale rispetto al 2013 (+1,2%). Si tratta del tasso piu' basso dal 1959

  • Bio, veg e gluten free, crescita a due cifre nei dodici mesi dell'anno nuovo

    A prevederlo è Coop nel suo rapporto "consumi e distribuzione". In dieci anni la spesa alimentare è diminuita di 20 miliardi

    05/01/2015 15:25

    La tendenza di consumo alimentare nel 2015 sarà bio, veg e gluten free. Ad esserne sicura è Coop, il gruppo della grande distribuzione organizzata che ha presentato il rapporto "consumi e distribuzione" e che stima per questi tre stili di abitudine alimentare una crescita a due cifre. Lo studio segnala inoltre che in termini reali i consumi nel 2016 dovrebbero essere ancora inferiori di quasi 20 miliardi rispetto ai livelli di dieci anni prima. E’ spiegato nel particolare che la spesa degli italiani per il cibo tra il 2006 e il 2014 è arretrata di ben 12 punti percentuali

  • Epifania dolce nelle case degli italiani. Crescono le leccornie nella calza della befana

    Nonostante il periodo di crisi la spesa per i dolci da mettere nella calza- segnala Confesercenti- è in aumento: per il 6 gennaio del 2015 rispetto a quello del 2014 la scelta per questo tipo di acquisto passa dal 30 per cento al 36 per cento

    03/01/2015 15:30

    Non mancherà neanche quest’anno il classico rito della calza della Befana nonostante i tempi di crisi. Anzi rispetto all’ultimo anno la spesa per i dolci da mettere nella calza cresce. A certificarlo è Confesercenti con un Sondaggio Swg: per il 6 gennaio del 2015 rispetto a quello del 2014 la scelta per questo tipo di acquisto passa dal 30 per cento al 36 per cento pari a 17 milioni e 280 mila persone rispetto ai 14 milioni e 400 mila dell'anno scorso con un incremento uguale a 2 milioni e 880 mila in più.

  • Birra, scatta l’aumento di Stato. Il 2015 parte con il piede sbagliato

    Al via dal primo gennaio l’incremento delle accise, il terzo negli ultimi 15 mesi. Per ogni euro di spesa, 45 centesimi andranno al fisco

    02/01/2015 15:55

    Birra più salata per tutti i fan della “bionda”. A partire infatti dal primo gennaio è scattato il nuovo aumento delle accise, il terzo negli ultimi 15 mesi segnando un incremento complessivo del 30% dall'ottobre del 2012. Si deduce dunque che le richieste di annullamento del provvedimento avanzate negli ultimi mesi dalle categorie di settore al Governo siano cadute nel vuoto. Il risultato della misura è che per ogni euro di birra, 45 centesimi andranno allo Stato. Il prezzo per ettolitro passa da 2,7 a 3,04 euro.

  • Ultimo dell’anno: la spesa per la tavola aumenta grazie alla “soluzione casalinga”

    Secondo Coldiretti il Capodanno 2015 ha invertito la tendenza al ribasso: si stima un aumento per gli acquisti di cibi e le bevande pari a 1,7 miliardi di euro con un incremento del 6 per cento

    01/01/2015 15:37

    Niente di nuovo sotto il tetto del nuovo anno. Il 2014 si è chiuso, dal punto di vista della comunicazione alimentare, con Coldiretti in prima linea che apre anche il 2015. Anche per il primo gennaio l’organizzazione agricola di Palazzo Rospigliosi è in pole position a offrire dati e numeri sui consumi dei festeggiamenti della fine dell’anno. Secondo Coldiretti il Capodanno 2015 ha invertito la tendenza al ribasso: si stima infatti un aumento della spesa a tavola degli italiani ad un importo di 1,7 miliardi di euro per i cibi e le bevande consumati al cenone di fine anno con un incremento del 6 per cento.

  • La notte della fine dell’anno vale più di cinquecento milioni per i ristoratori

    A festeggiare fuori casa saranno dieci milioni di italiani. Per cenone e veglione la spesa media è di 77 euro, 50 euro nei locali più informali. Il brindisi conferma il successo dello spumante italiano che avrà l’esclusiva nel 64%

    31/12/2014 15:34

    Una fine dell’anno in tono minore. Per ristoratori e gestori di locali il ritorno economico dei festeggiamenti segna un- 3,8% rispetto al 2013 per effetto, soprattutto, del contenimento dei prezzi sia del cenone che del veglione. A stimarlo è la Federazione pubblici esercizi (Fipe) che prevede una spesa complessiva in 550 milioni di euro. Per cenone e veglione al ristorante la spesa media- si chiarisce in una nota è di 77 euro, mentre nei locali più informali basteranno, sempre in media, 50 euro. In totale saranno dieci milioni gli italiani che aspetteranno il 2015 al ristorante o in uno degli oltre 11mila locali serali (discoteche, sale da ballo, disco bar) in attività per la notte di San Silvestro

  • San Silvestro: la crisi stoppa i "cin cin". Brindisi con una sola bottiglia

    La notte di Capodanno-voleranno in Italia 49-50 milioni di tappi-contro-segnala l'Ovse-dei 52 del 2014 e i 91 di quattro anni fa

    30/12/2014 15:09

    L’anno entrante sarà festeggiato con un numero di bottiglie inferiore al 2014. Per la notte di fine anno è previsto un consumo di 49-50 milioni di bottiglie in Italia contro le 52 dello scorso anno con una valore che però rimane inalterato: 420 milioni di euro. A segnalarlo è l'Ovse che conferma il dato fornito da Coldiretti nei giorni scorsi. L’Osservatorio economico nazionale dei mercati e consumi vini e vini spumanti ricorda inoltre che sono lontani i tempi dei 91 milioni di bottiglie di quattro anni fa (compreso lo champagne), ma una bottiglia di spumante per questa festa non se la negherà nessuno

  • Non c’è Capodanno senza zampone e cotechino

    Per la fine dell’anno stimato dal Consorzio di tutela un consumo di 6 milioni di prodotto per un valore di circa 32 milioni di euro. Oltre 5 milioni di chili di lenticchie nel piatto degli italiani. Lo spumante conquista l'estero

    29/12/2014 13:26

    Risultato scontato per zamponi e cotechini per i festeggiamenti della fine dell’anno. Sulle tavole degli italiani arriveranno 1,5 milioni di zamponi Modena Igp e 4,5 milioni di cotechini Modena Igp per un quantitativo totale di circa 3.600.000 kg per un valore al consumo di circa 32 milioni di euro. Le stime, a pochi giorni dal Capodanno, sono del Consorzio zampone Modena cotechino Modena.

  • Oltre diciotto milioni i followers del “chilometro zero”

    A certificare i seguaci dei "local" è il Censis. Superano i 7 milioni gli italiani che frequentano assiduamente luoghi di vendita dei prodotti alimentari

    27/12/2014 12:36

    Il “chilometro zero” sembra convincere gli italiani. La conferma arriva dal Censis. Il centro studi stima infatti che sono oltre 18 milioni quelli che regolarmente scelgono il cibo a “Km 0” e 25,3 milioni coloro che lo fanno di tanto in tanto. La Grande distribuzione (Gdo) è invece, nell’ambito di questa evoluzione, sempre di piu' il canale centrale di vendita dei prodotti tipici. Buono anche il trend del biologico

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