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Filiera Corta

  • Frutta e verdura, consumi a picco nella penisola

    Secondo un’analisi di Nomisma gli italiani dal 2000 ad oggi hanno rinunciato a quasi 1.700 tonnellate di ortofrutta pari a 17 chili di prodotto fresco procapite, una media di 1,5 kg in meno ogni anno

    17/01/2015 13:28

    Nella penisola si consuma sempre meno ortofrutta: dal 2000 a oggi gli italiani hanno 'rinunciato'- secondo un'analisi di Nomisma pubblicata sulla newsletter mensile dell'Istituto- a consumare quasi 1.700 tonnellate di frutta e verdura pari a 17 chili di consumi di frutta e verdura freschi procapite, una media di 1,5 kg in meno ogni anno. Il 2014 -secondo la 'fotografia' scattata da Nomisma - restituisce un ulteriore allarme. I consumi ortofrutticoli freschi si sono fermati a 130,6 Kg procapite equivalenti a non più di 360 grammi al giorno.

  • Pane, artigianale per il 90 per cento

    A rilevarlo è uno studio del Sigep. Il Meridione batte nel consumo il Nord e Cento Italia. Ad oggi il comparto vale 3,2 milioni di tonnellate, per un mercato che sfiora gli 8 miliardi di euro

    16/01/2015 15:19

    Il Sud vince la partita del pane con il Nord e Centro Italia. Il consumo nel Meridione è lievemente maggiore rispetto al Settentrione e alle regioni centrali. A rilevarlo è uno studio del Salone internazionale dedicato a gelateria, pasticceria e panificazione artigianali (Sigep). Ad oggi il comparto vale 3,2 milioni di tonnellate, per un mercato che sfiora gli 8 miliardi di euro. La gran parte della produzione, circa il 90%, proviene da forni a carattere artigianale.

  • Non più solo sughero. Gli italiani“sdoganano” il tappo a vite

    La penetrazione del mercato delle chiusure in alluminio nel Belpaese- secondo Ipsos- è in crescita: dal 2008 al 2013 è passato dal 17% al 19%

    14/01/2015 16:18

    Gli italiani “sdoganano” il tappo a vite in alluminio per vini e alcolici. A rilevarlo è un sondaggio condotto da Ipsos presso i consumatori finali dei cinque principali mercati europei (Italia, Francia, Uk, Germania e Spagna) e degli Usa. La ricerca mostra che la maggioranza dei consumatori di questi Paesi preferisce i tappi di alluminio rispetto ad altre chiusure, anche in ragione della loro comodità; che si parli di aprire, di richiudere o di evitare lo spreco causato dal sapore di tappo. La penetrazione del mercato delle chiusure in alluminio in Italia è in crescita: dal 2008 al 2013 è passato dal 17% al 19%

  • Strategie di risparmio, per metà degli italiani è d’obbligo la lista scritta della spesa

    Alla percentuale rilevata Coldiretti/Censis si aggiunge un 34,5 per cento che prepara un pro memoria solo qualche volta per non essere travolto dagli acquisti di impulso

    12/01/2015 18:47

    Italiani sempre più attenti nel fare la spesa. A dimostrarlo è un’ analisi Coldiretti/Censis sulle strategie di risparmio degli italiani dalla quale si evidenzia anche che quasi una famiglia italiana su tre accumula in casa riserve alimentari facendo regolarmente scorta di prodotti in offerta con le promozioni. L’indagine dimostra che la metà degli italiani (49,8 per cento) dichiara di fare sempre la lista scritta della spesa ai quali si aggiunge un 34,5 per cento che la fa solo qualche volta per non essere travolto dagli acquisti di impulso e quindi risparmiare

  • Vino, etichetta più "georeferenziata" per le Dop-Igp

    Una circolare del Mipaaf del 31 dicembre 2014 consente di inserire nelle informazioni dei prodotti enologici il nome geografico più ampio (Regione o provincia) in cui ricade la zona di produzione

    08/01/2015 13:18

    Acquistare un vino Dop o Igp individuando subito la zona di produzione sarà più semplice grazie a una circolare del ministero per le Politiche agricole (Mipaaf) datata 31 dicembre 2014. L’atto amministrativo permette di inserire nell’etichetta del prodotto la regione o la provincia di produzione o per meglio dire si potrà inserire il nome geografico più ampio in cui ricade la zona di produzione. Si forniscono inoltre i criteri per il corretto uso commerciale e la corretta indicazione in etichettatura ''al fine di assicurare la massima protezione alle Dop e Igp dei vini e di corrispondere alle esigenze dei produttori e degli enti ed organismi preposti alle gestione e al controllo nel settore vitivinicolo.

  • Nel 2014 decelerazione marcata per i prezzi dei prodotti alimentari

    07/01/2015 13:30

    I prezzi alimentari e quelli delle bevande analcoliche sono quelli che nella media del 2014 hanno riscontrato una decelerazione più marcata rispetto a tutti gli altri. A segnalarlo è l’Istat. La crescita in media d'anno è stati quasi nulla: +0,1%, a fronte del +2,4% del 2013. Il tasso di inflazione medio annuo per il 2014 è risultato pari a +0,2%, in rallentamento di un punto percentuale rispetto al 2013 (+1,2%). Si tratta del tasso piu' basso dal 1959

  • Bio, veg e gluten free, crescita a due cifre nei dodici mesi dell'anno nuovo

    A prevederlo è Coop nel suo rapporto "consumi e distribuzione". In dieci anni la spesa alimentare è diminuita di 20 miliardi

    05/01/2015 15:25

    La tendenza di consumo alimentare nel 2015 sarà bio, veg e gluten free. Ad esserne sicura è Coop, il gruppo della grande distribuzione organizzata che ha presentato il rapporto "consumi e distribuzione" e che stima per questi tre stili di abitudine alimentare una crescita a due cifre. Lo studio segnala inoltre che in termini reali i consumi nel 2016 dovrebbero essere ancora inferiori di quasi 20 miliardi rispetto ai livelli di dieci anni prima. E’ spiegato nel particolare che la spesa degli italiani per il cibo tra il 2006 e il 2014 è arretrata di ben 12 punti percentuali

  • Epifania dolce nelle case degli italiani. Crescono le leccornie nella calza della befana

    Nonostante il periodo di crisi la spesa per i dolci da mettere nella calza- segnala Confesercenti- è in aumento: per il 6 gennaio del 2015 rispetto a quello del 2014 la scelta per questo tipo di acquisto passa dal 30 per cento al 36 per cento

    03/01/2015 15:30

    Non mancherà neanche quest’anno il classico rito della calza della Befana nonostante i tempi di crisi. Anzi rispetto all’ultimo anno la spesa per i dolci da mettere nella calza cresce. A certificarlo è Confesercenti con un Sondaggio Swg: per il 6 gennaio del 2015 rispetto a quello del 2014 la scelta per questo tipo di acquisto passa dal 30 per cento al 36 per cento pari a 17 milioni e 280 mila persone rispetto ai 14 milioni e 400 mila dell'anno scorso con un incremento uguale a 2 milioni e 880 mila in più.

  • Birra, scatta l’aumento di Stato. Il 2015 parte con il piede sbagliato

    Al via dal primo gennaio l’incremento delle accise, il terzo negli ultimi 15 mesi. Per ogni euro di spesa, 45 centesimi andranno al fisco

    02/01/2015 15:55

    Birra più salata per tutti i fan della “bionda”. A partire infatti dal primo gennaio è scattato il nuovo aumento delle accise, il terzo negli ultimi 15 mesi segnando un incremento complessivo del 30% dall'ottobre del 2012. Si deduce dunque che le richieste di annullamento del provvedimento avanzate negli ultimi mesi dalle categorie di settore al Governo siano cadute nel vuoto. Il risultato della misura è che per ogni euro di birra, 45 centesimi andranno allo Stato. Il prezzo per ettolitro passa da 2,7 a 3,04 euro.

  • Ultimo dell’anno: la spesa per la tavola aumenta grazie alla “soluzione casalinga”

    Secondo Coldiretti il Capodanno 2015 ha invertito la tendenza al ribasso: si stima un aumento per gli acquisti di cibi e le bevande pari a 1,7 miliardi di euro con un incremento del 6 per cento

    01/01/2015 15:37

    Niente di nuovo sotto il tetto del nuovo anno. Il 2014 si è chiuso, dal punto di vista della comunicazione alimentare, con Coldiretti in prima linea che apre anche il 2015. Anche per il primo gennaio l’organizzazione agricola di Palazzo Rospigliosi è in pole position a offrire dati e numeri sui consumi dei festeggiamenti della fine dell’anno. Secondo Coldiretti il Capodanno 2015 ha invertito la tendenza al ribasso: si stima infatti un aumento della spesa a tavola degli italiani ad un importo di 1,7 miliardi di euro per i cibi e le bevande consumati al cenone di fine anno con un incremento del 6 per cento.

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