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L'ultimo report Istat relativo al mese di luglio registrano una contrazione dello 0,5% rispetto a giugno e di un 2,5% nel confronto annuale. Crescono di 1,7% i discount
25/09/2014 13:02
Niente da fare. Le vendite alimentari al dettaglio continuano a essere negative. Nel mese di luglio, secondo Istat- si è registrata una "lieve contrazione" pari allo 0,1% rispetto a giugno. In particolare, le vendite di prodotti alimentari segnano una diminuzione dello 0,5%. Rispetto a luglio 2013, il calo e' stato dell'1,5%. Per i prodotti alimentari le vendite sono calate del 2,5%
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Nei primi sette mesi di quest’anno registrata da Ismea un’ulteriore contrazione in Italia dei consumi. In caduta libera il comparto lattiero- caserario. In ripresa carne e pesce, male la pasta
22/09/2014 15:56
La busta della spesa alimentare è sempre più vuota. L’ultima certificazione in ordine di tempo su una caduta dei volumi di acquisto che sembra non arrestarsi è dell’Ismea su un’elaborazione di dati del Panel famiglie Ismea-Gfk-Eurisko. L’analisi effettuata segnala nei primi sette mesi di quest’anno un’ulteriore contrazione in Italia dei consumi alimentari, in calo su base annua dello 0,7% in valore e dell’1% in volume
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La rilevazione Istat sul mese di agosto segnala per l'ortofrutta una diminuzione, su base mensile (-7,8% in termini tendenziali da -10,1% del mese precedente) e un aumento di un 1,2% per il prodotto ittico
12/09/2014 15:03
Non variano ad agosto i prezzi dei beni alimentari su base mensile e segnano una riduzione su base annua di -0,3%, da -0,6% di luglio. A rilevarlo è Istat che nel quadro dell’analisi registra un ribasso dei prezzi di frutta e verdura e un rialzo del pesce con l’eccezione, su base mensile, per quello del pesce di mare di allevamento.
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In aumento soprattutto gli acquisti di pasta, riso e sostituti del pane (+73%), zucchero, caffe, bevande (+37%), aceti (+23,5%), omogeneizzati (+21%), miele (+19%)
10/09/2014 17:20
Sempre più in salute il bio nel Belpaese. Dal 2005 e' infatti aumentato in maniera esponenziale il valore delle vendite in iper e super di prodotti con marchio bio a peso imposto: in nemmeno un decennio il valore del bio e' cresciuto del 220%. Gli ultimi dati disponibili emersi da uno studio Nomisma parlano chiaro: le vendite della grande distribuzione nei primi 5 mesi del 2014 segnano un +17% (fonte Ismea).
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Un nuovo sondaggio della Fondazione Univerde, dopo precedenti indagini di altri organismi, dimostra che otto persone su dieci dicono ancora no agli organismi geneticamente modificati. Per 6 connazionali su 10 sono i prodotti freschi quelli "più sicuri"
07/09/2014 12:55
Ormai non è più una novità: gli italiani sono contrari agli organismi geneticamente modificati (Ogm). Dopo i sondaggi Coldiretti e di altri organismi di settore arriva dal Sana di Bologna (Salone Internazionale del Biologico e del Naturale in programma nel quartiere fieristico di Bologna da sabato 6 settembre a martedì 9) una nuova ed ennesima conferma: 8 italiani su 10 (77% del campione) è contrario all'utilizzo degli ogm in agricoltura.
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Nel 2014- secondo l’Osservatorio di Sana- la percentuale dei consumatori di settore è salita al 59% registrando un netto incremento sia rispetto al 54,5% del 2013 (+ 4,5%) sia rispetto al 53,2% del 2012 (+ 5,8%)
06/09/2014 15:43
Il biologico in Italia sembra essere l’eccezione che conferma la regola. In un momento di deflazione per il Paese, il comparto reagisce bene alla crisi e per il terzo anno consecutivo cresce la percentuale di consumatori di alimenti a marchio bio: nel 2014 è salita infatti al 59% sui consumatori totali registrando un netto incremento sia rispetto al 54,5% del 2013 (+ 4,5%) sia rispetto al 53,2% del 2012 (+ 5,8%).
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Stilata da Altroconsumo, su 68 città, la mappa del consumo e del risparmio. Analizzati 909 punti vendita e rilevati 1.031.562 prezzi
01/09/2014 14:12
Treviso è la città dove è più conveniente fare la spesa alimentare. A stabilirlo, anche quest’anno, è Altroconsumo che pubblica on-line la geografia del risparmio e le dinamiche concorrenziali nella grande distribuzione in 68 città di tutta Italia. L'inchiesta su super, iper e hard discount fornisce un'istantanea dettagliatissima: 1.031.562 prezzi rilevati su 108 categorie merceologiche, 909 punti vendita passati al setaccio
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Le rilevazioni Istat segnalano, su base annua, un -0,5 per cento. L'andamento è derivato da una diminuzione del livello generale dei prezzi provocato dalla debolezza della domanda aggregata di beni e servizi in conseguenza di una recessione
30/08/2014 12:53
Tre settori su dodici monitorati ad agosto dall’Istat sono in deflazione: tra questi c’è l’alimentare con un – 0,5 per cento su base annua. Per l'Italia è una situazione economica che non succedeva dal 1959. La deflazione, secondo i manuali di economia, è una diminuzione del livello generale dei prezzi derivante dalla debolezza della domanda aggregata di beni e servizi in conseguenza di una recessione. Definizione che si sposa perfettamente con gli indicatori macro della penisola.
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Il bonus del Governo Renzi indirizzato alle buste paga sotto i 1.500 euro netti non ha portato fino a questo momento i risultati sperati: L'Istat registra una crescita minima dell 0.1% su base mensile. Perdita del 2,4% su base annua
28/08/2014 13:27
Niente da fare gli ottanta euro netti in busta paga decisi dal Governo Renzi non portano i risultati sperati. Il bonus previsto da Palazzo Chigi a partire da maggio per chi guadagna sotto i 1.500 euro netti non sembra insomma ridare ossigeno all'economia. Gli unici a salvarsi sono solo i discount. La spesa alimentare al dettaglio nel mese di giugno ha infatti raggiunto con difficoltà uno stato di sufficienza. Su base mensile- segnala Istat- si registra un +0,1%, mentre nel confronto annuo c'è un ribasso del 2,4%
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Durante le ferie sette italiani su dieci-secondo un’indagine della Fipe- mangiano regolarmente a colazione, pranzo e cena a differenza dei mesi lavorativi. Una maggioranza del campione dichiara di fare attenzione a selezionare gli alimenti
12/08/2014 15:59
L’abitudine con la sana alimentazione e con il cibo torna nelle corde degli italiani con il periodo di vacanza complice il maggior tempo a disposizione. A stabilirlo è un’indagine della Federazione italiana pubblici esercizi (Fipe). Statistiche alla mano dall’analisi emerge che in albergo, in camping o a casa il 52,6% degli italiani in vacanza cambia le proprie abitudini alimentari.