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Food Mania

  • La ristorazione italiana passa l'esame Usa, ma è giudicata severamente da Finlandia e Spagna

    Ufficializzato il report di TripAdvisor sugli esercizi. L’analisi ha messo in evidenza le tendenze dei gusti gastronomici dei viaggiatori e l’andamento delle performance dei locali

    24/11/2018 16:17

    Promossi a pieni voti dagli Stati Uniti, ma non da Finlandia e Spagna. Lo studio di TripAdvisor sugli esercizi ristorativi italiani, giunto alla seconda edizione, conferma l’apprezzamento dell’offerta gastronomica locale sia da parte degli stranieri in visita nel paese sia da parte degli stessi italiani. L’analisi, volta a fotografare il gradimento nei confronti degli esercizi ristorativi In Italia da parte di clienti nazionali e internazionali, prende in considerazione i punteggi medi di recensioni e opinioni degli utenti di TripAdvisor relativi alle strutture della ristorazione presenti sul sito, comparandoli anche a quelli dello scorso anno, per mettere in evidenza le tendenze dei gusti gastronomici dei viaggiatori e l’andamento delle performance dei ristoranti.

  • Olio extravergine nella top five dei prodotti più ricercati

    L'Evo- secondo ricerca Nomisma- segue tartufo, caviale, champagne e ostriche

    22/11/2018 17:01

    Il mercato dell'olio di oliva di qualità vale oro, tanto che l'extravergine è sempre più considerato come un bene tra i più ricercati. È quanto emerge dalla ricerca Nomisma commissionata da Frescobaldi in occasione del 30esimo anniversario del 'Laudemio Frescobaldi', il precursore dell'eccellenza toscana. ''Dalla ricerca risulta come l'olio evo - dichiara Denis Pantini, responsabile Nomisma - assuma un ruolo centrale, passando da commodity a bene di valore. Nella classifica dei prodotti alimentari percepiti come beni ricercati, troviamo al primo posto il tartufo (28% dei consumatori), seguito dal caviale (23%), dallo champagne (20%) e dalle ostriche (13%). Al quinto posto con il 7% c'è l'olio extra vergine di oliva pregiato (questa quota cresce fino al 13% tra i luxury e al 10% tra gli stellati)''.

  • Cibo-mania: il mito dello chef fa aumentare l'acquisto di pentole e degli utensili per cucinare

    A rivelarlo è l’edizione 2018 dell’Osservatorio Non Food di Gs1 Italy, che ha rilevato e analizzato l’andamento di 13 comparti del settore dei beni non alimentari

    18/11/2018 10:07

    Si rivoluziona il budget domestico destinato agli acquisti dei beni non alimentari grazie all’aumentare della passione degli italiani per il cibo: cresce, infatti, la spesa per comprare nuovi utensili per cucinare ed elettrodomestici innovativi che facilitano la vita ai fornelli. A rivelarlo è l’edizione 2018 dell’Osservatorio Non Food di Gs1 Italy, che ha rilevato e analizzato l’andamento di 13 comparti del settore dei beni non alimentari. Se gli oggetti per la tavola e gli articoli di servizio evidenziano ancora dinamiche poco vivaci, il settore degli strumenti cookware e bakeware (come pentole e stoviglie) continua a vivere- si spiega in una nota- una fase di grande popolarità.

  • Pasta, insalate e panini si inchinano alla pizza: a pranzo è la regina indiscussa

    La tendenza di mercato emerge da uno studio dell’Osservatorio Buitoni Culinary Lab su circa 2500 italiani di età compresa tra i 20 e i 55 anni

    17/11/2018 12:38

    Non c’è partita: la pizza a pranzo mette tutti d’accordo. Secondo uno studio promosso dall’Osservatorio Buitoni Culinary Lab su circa 2500 italiani di età compresa tra i 20 e i 55 anni un connazionale su due (52%) preferisce la pizza a pranzo preferendola alla pasta (43%), alle insalate (13%) e aI panini (39%). Dall’analisi, realizzata per conoscere perché la pizza è una delle pietanze più consumate a pranzo, emerge che c’è chi la mangerebbe ogni giorno (4%), perché “dà una certa soddisfazione a livello emotivo” (39%) e perché, essendo versatile, può essere mangiata ovunque (13%). Per il 14%, poi, favorisce la condivisione, rituale effettuato con gli amici (29%) o con il proprio partner (18%). Che sia la margherita, scelta dai più tradizionalisti (27%), oppure una ad impasto speciale (24%), come per esempio con farina integrale, di kamut o senza glutine, la pizza è comunque ritenuta una fra le pietanze più irresistibili.

  • Niente “schiscetta” o mensa: gli italiani scelgono il ristorante

    Il dato di consumo emerge da un’indagine condotta da TheFork. Le tipologie di cucina preferite a mezzogiorno sono quelle regionali italiane e mediterranea, seguite in ordine da pizzerie, hamburgherie e ristoranti etnici

    29/10/2018 13:54

    Solo il 26% degli italiani dichiara di portare sempre la “schiscetta” in ufficio o di andare ogni giorno in mensa, mentre sono ancora pochi a ordinare il pranzo online (il 77% dei rispondenti dichiara di non farlo mai). Il dato di consumo emerge da un’indagine condotta da TheFork, applicazioni nel mondo per la ricerca e prenotazione online dei ristoranti. Dal sondaggio effettuato, che ha coinvolto quasi 300 utenti, il ristorante è una scelta frequente per la pausa pranzo: il 65% dei rispondenti afferma di mangiare fuori in pausa pranzo almeno una volta alla settimana. Di questi, il 13% si reca al ristorante tutti i giorni. Tra i requisiti più importanti per la scelta di un ristorante in pausa pranzo i più comunemente ricercati sono nell’ordine: prezzi convenienti, servizio veloce, presenza di un menù pranzo e un’offerta che includa piatti salutari.

  • Si fa largo in Italia la pasta risottata

    Il metodo di cucina è adottato, secondo il 60% del campione di un sondaggio di Wmf condotto tra 1200 italiani, perchè si risparmia tempo

    22/10/2018 18:03

    Preparare la pasta senza colapasta è ormai una abitudine anche in Italia. La cosiddetta pasta risottata sta quasi soppiantando la pastasciutta. La differenza sta nella preparazione: cottura classica in acqua bollente e poi l'aggiunta del condimento per la pastasciutta, mentre la pasta risottata è ottenuta portando la pietanza a completa cottura insieme a tutti gli altri ingredienti. Il metodo si fa sempre più strada nelle cucine degli italiani principalmente perchè si risparmia tempo, secondo il 60% del campione in un sondaggio di WMF, brand tedesco specializzato in utensili e elettrodomestici da cucina condotto tra 1200 italiani, realizzato in occasione della Giornata Mondiale della Pasta che si terrà il prossimo 25 ottobre.

  • Cioccolato, il peccato di gola degli italiani tra i più preferiti

    A fare emergere la passione è un'indagine Doxa commissionata da Deliveroo. Le donne e i millennials sono i più golosi

    16/10/2018 15:43

    Non poteva essere altrimenti. In Italia la cioccolata è tentatrice e soprattutto il peccato di gola è registrato più nelle donne (65%) e nei millennials (25-34anni) (69%). Quest'ultimi con quasi 1 intervistato su 3 (27%) che afferma di mangiarlo sempre. Il dato emerge da un’indagine Doxa commissionata dal food delivery Deliveroo su un campione di mille italiani e realizzata sui mesi settembre- ottobre 2018. Dai dati risulta in particolare emergere che oltre la metà degli intervistati (62%) mangia il cioccolato frequentemente, almeno 2/3 volte a settimana, e che un italiano su 5 (19%) dichiara di mangiarlo tutti i giorni

  • Sette persone su dieci condividono sui social foto scattate al ristorante

    I piatti appena usciti dalla cucina restano il soggetto preferito, seguono i selfie dei commensali e gli interni del locale

    12/10/2018 14:41

    Le foto sono diventante un fattore chiave anche nella scelta del ristorante in cui prenotare. Il 71% degli italiani dichiara di scegliere il locale dove cenare in base alle immagini postate dallo stesso sui propri canali social, mentre un 74% preferisce affidarsi all’esperienza diretta di altri clienti: quasi 3 italiani su 4 dichiarano infatti di consultare le foto postate da altri clienti prima di prenotare un tavolo. E’ quanto emerge da un’indagine Doxa commissionata da Groupon, azienda nel settore degli acquisti online che ha indagato come social media e il mondo digitale stiano trasformando il settore della ristorazione. La ricerca è stata realizzata da Doxa attraverso 2.030 interviste online su un campione nazionale rappresentativo della popolazione italiana adulta di 18-74 anni, che mangiano fuori casa almeno 1 volta al mese.

  • Cibo, sogno notturno abituale per una persona su cinque

    Emerge da una ricerca condotta dal food delivery Deliveroo con un sondaggio realizzato in collaborazione con Doxa che ha interessato un campione nazionale di 1000 persone

    05/10/2018 17:12

    Gli italiani amano il cibo in maniera smisurata, addirittura lo sognano di notte, spessissimo. Questo è quello che emerge da una ricerca condotta dal food delivery Deliveroo, con un sondaggio realizzato in collaborazione con Doxa che ha interessato un campione nazionale di 1000 persone. Dalla ricerca emerge che il 96% degli intervistati ammette di sognare e a più di un italiano su 2 (58%) capita di farlo spesso. A sognare sono soprattutto le donne (62%) i più giovani (65% tra i 18 e i 24 anni) e i millennials (64% tra i 54 e i 34 anni). Il risultato è che quasi una persona su due lo sogna con una certa regolarità e ben 1 su 5 afferma di sognarlo sempre.

  • Il "ricordo di pasta" risale a prima degli 8 anni

    A rivelarlo è una ricerca realizzata da Doxa per Aidepi condotta su un campione rappresentativo di 1.000 italiani di età superiore ai 15 anni

    26/09/2018 20:02

    La pasta lascia la sua traccia indelebile nel nostro imprinting gustativo e nell'ippocampo (la "centralina" dei ricordi) già in tenerissima età. Non solo per 9 italiani su 10 (88%), il primo "ricordo di pasta" risale a prima degli 8 anni. Ma il 46% lo colloca addirittura a prima dei 4 anni, proprio nel periodo in cui comincia a svilupparsi la memoria permanente. Lo rivela una ricerca realizzata da Doxa per Aidepi, l'Associazione delle Industrie del Dolce e della pasta Italiane, condotta su un campione rappresentativo di 1.000 italiani di età superiore ai 15 anni. Diversi studi scientifici mostrano infatti come, a causa della cosiddetta "amnesia infantile", ricordiamo poco o nulla di ciò che ci è successo prima dei tre anni e mezzo di vita. Un crollo della memoria che la neuroscienza colloca tra i 6 e gli 8 anni, quando lo sviluppo del cervello "cancella" i vecchi ricordi per far posto ad altri.

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